Ecco, rispetto a quello di cui abbiamo parlato ieri, qua siamo in un campo, come dire, vicino, ma completamente diverso. Gli Hurray for the Riff Raff, collettivo più che band, che ha come leader Alynda Lee Segarra, compositrice, cantante e suonatrice di banjo nata nel Bronx di New York da famiglia portoricana, cresciuta in giro per il Nord America sui treni merci, frequentatrice del centro sociale ABC No Rio e quindi con un passato hardcore punk, hanno un altro punto di forza nel violinista Yosi Perlstein, che si autodefinisce transgender (la stessa Segarra non è chiarissima sui suoi orientamenti sessuali, ma come sapete a me 1 non interessa in maniera pruriginosa 2 se amasse le donne potrebbe solo rimanermi ancora più simpatica), e si sono formati a New Orleans, Louisiana. Questo Small Town Heroes è l'ennesimo album [c'è chi lo conta come quinto, in realtà hanno editato un EP, poi due album autoprodotti, una raccolta che contiene pezzi dei primi due (l'omonimo del 2011), Look Out Mama, poi un disco di cover, My Dearest Darkest Neighbor, prima di questo, quindi il conto è un po' difficile], ed è quantomeno curioso da ascoltare. C'è di tutto, ovviamente c'è un fortissimo sapore sudista, quindi folk, americana, southern, con testi che pescano a piene mani nel southern gothic. Se, come me, dovesse essere la prima volta che li sentite, il primo pezzo Blue Ridge Mountain potrebbe farvi desistere, soprattutto se il clogging non fosse il vostro ballo preferito, o se comunque i monti Appalachi e le atmosfere che li si respirano non fossero proprio il vostro ambiente ideale. Ma, datemi retta, proseguite. Scoprirete una cantante fantastica e una band capace di portarvi indietro nel tempo e farvi viaggiare in quella zona degli Stati Uniti. Disco e band quantomeno curiosi.
If you are an open minded listener, Hurray for the Riff Raff are a band you have to know (and listen). Rough and gently at the same time americana-folk-southern music, with strong american gothic suggestion in his lyrics, and a great female singer, Alynda Lee Segarra: she will bewitch you.
Nessun commento:
Posta un commento