Blue Jasmine - di Woody Allen (2013)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Jasmine arriva a San Francisco con un volo da NYC. Capiamo subito che è una donna disturbata, egocentrica, piena di sé, disinteressata totalmente agli altri: per tutto il volo si rivolge alla passeggera accanto a lei, una gentile signora di una certa età, parlando ininterrottamente solo di sé. Jasmine prende un taxi e arriva di fronte alla porta dell'appartamento della sorella Ginger, un appartamento dove lei non è mai stata, e quando, dopo qualche ora, le due si incontrano, cominciamo a capire qualcosa. Jasmine è una con la puzza sotto il naso, è, o meglio era, molto ricca, mentre Ginger è qualcosa sotto la classe media: eppure, Ginger scopre quasi subito che Jasmine ha viaggiato in prima classe, nonostante sia praticamente senza un soldo. Cominciano divertentissimi flashback di Jasmine (soprattutto), che ricorda la vita di un tempo. Le due sono sorelle, entrambe adottate, e fin da bambine hanno palesato la loro evidente differenza sociale. Jasmine era la preferita, tanto che Ginger scappò di casa giovane. Ginger ha alle spalle un matrimonio fallito con due figli pre-adolescenti, ma una delle cause del divorzio è da ricercare nella vita di Jasmine. Infatti, Jasmine aveva sposato Hal, un ricchissimo uomo d'affari, che la tradiva quasi quotidianamente, senza che lei se ne rendesse conto, ma la faceva vivere nel lusso sfrenato. Durante l'unica visita di Ginger e Augie, l'ex marito muratore, a New York, la coppia comunicò ai due che avevano vinto una ingente somma alla lotteria, e che Augie voleva usare il denaro per mettere su la propria impresa. Convinti da Jasmine, i due affidarono tutti i soldi ad Hal, che poco tempo dopo si rivelò essere un impostore, che manda in bancarotta un numero consistente di persone: tra questi, anche Augie e Ginger.
Hal va in carcere e si suicida. Jasmine ha un esaurimento nervoso e viene ricoverata. Augie e Ginger divorziano. Il resto, è adesso: Ginger sta con Chili, un meccanico, mentre Jasmine chiede a Ginger di ospitarla per un periodo che vorrebbe impiegare per "rimettersi in piedi".
Dopo aver passato molti anni ad amare Woody Allen, molti dei suoi lavori dei cosiddetti anni zero mi hanno fatto disamorare. Adesso, ogni nuovo film di Woody non è una priorità, ecco perché mi son preso tutto 'sto tempo per vedere questo film del 2013, che ha pure fruttato un Oscar a Cate Blanchett, un'attrice per la quale confesso di aver terminato gli aggettivi per definirla.
Blue Jasmine è uno di quei film che vorremmo Allen facesse sempre: divertente, travolgente, breve, e con un sottotesto importante, che però affiora dopo che hai finito di ridere molto.
Il crollo della borsa, i truffatori, dopo l'esportazione forzosa della democrazia, è un altro tema del quale gli statunitensi obiettivi si vergognano molto: questo è uno dei modi per denunciarlo. Cate Blanchett (Jasmine) è fantasmagorica e si merita il suo secondo Oscar (il primo da protagonista), Sally Hawkins (Ginger) però non le è da meno.
Nel cast (ottimo) anche Alec Baldwin (Hal), Peter Sarsgaard (Dwight), Louis C. K. (Al), Andrew Dice Clay (Augie), Bobby Cannavale (Chili), Micahel Stuhlbarg (dottor Flicker), Max Casella (Eddie).
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