No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090716

spacca spacca (che poi ti passa)


Ora, faccio una semplice riflessione non tanto sulla sentenza sull'omicidio Sandri da parte dell'agente Spaccarotella, dopo aver letto soprattutto le dichiarazioni dell'agente al settimanale Visto (cosa che già di per sé, puzza di soldi), che qui riporto:


"Sono un cretino, non un Rambo. Sono solo una persona che ha creduto di fare il suo dovere. Non ho mai preso la mira, lo ripeterò sempre. Non sono un pazzo che rischia di colpire un'auto di passaggio: c'era un'autostrada di mezzo. I giornali mi avevano già condannato: in questo paese non c'è giustizia. Sono i prepotenti, i forti, quelli che sanno parlare bene, sanno raccontarti e rigirarti, ad avere la meglio. Non gli ignoranti morti di fame come me. Le persone oneste che hanno rispettato le leggi - sostiene - non valgono niente. Antipatica la mia voce, il mio accento meridionale e anche il mio cognome, Spaccarotella. Tutti hanno visto in me l'uomo forte che 'spacca', che uccide. Invece io sono un padre, un marito e un figlio".


Riflessione nr.1: Spaccarotella, ma perchè non taci? Secondo me, sarebbe molto meglio.

Riflessione nr.2: a parte il fatto di come sia stato considerato il tipo di omicidio, ma perchè Spaccarotella non è stato espulso dalla Polizia? Cioè: siamo di fronte a un agente che, vedendo una rissa nel piazzale di un autogrill dalla parte opposta di una delle autostrade più trafficate d'Italia, per sedarla spara un colpo di pistola. Probabilmente ad altezza uomo. Ma, dico, una persona come questa è in grado di fare il poliziotto e di avere un'arma? Non c'è un test psico-attitudinale che debba superare?

Riflessione nr.3: perchè, in generale, nel nostro paese, quando uno sbaglia non riesce mai a dire semplicemente "ho sbagliato, chiedo perdono"? Eppure, siamo così religiosi...

6 commenti:

massi ha detto...

ale. riguardo alla riflessione nr.3:

non è un paese di persone religiose, è un paese di cattolici (non osservanti).
c'è una grossa differenza.

P.S.

riflessioni mie:
Appurato che Spaccarotella è un cretino e che non meritera alcun impiego di responsabiltà.
Ho letto l'articolo e le dichiarazioni del padre del ragazzo ucciso.
Riflessione nr.1
Com'è che sono sempre le vittime che sanno rimangiarsi le parole e dire qualcosa di sensato? Che siamo una popolazione capace di usare il cervello solo dopo che abbiamo dovuto patire sofferenze e ingiustizie?
Allora non ci meritiamo ne Albero Sordi, ne le stragi, ci meritiamo il castigo divino.

Riflessione nr.2
Non credo che una petizione al capo delle stato per ivedere la sentenza sia qualcosa di utile. Non riporterebbe in vita il ragazzo e personalmente mi sembrerebbe uno scivolone verso il giustizialismo.
Un calcione in culo allo sbirro e fuori dalla polizia per sempre. Dopo sei anni di carcere, sempre che li faccia, trovarsi un lavoro e rifarsi una vita è una prova sufficientemente dura perchè comprenda il suo errore (lo scopo del carcere e delle pene non dovrebbe essere solo punire, ma soprattutto recuperare).
La petizione la sottoscriverei piuttosto, perchè vengano investigati e magari sanzionati i giudici capaci di sbagliare così palesemente.

Filo ha detto...

Riflessione n°1: puLtroppo se non ci fosse stato di mezzo lo sport, questa storia sarebbe passata quasi sotto silenzio.

Riflessione n°2: ma se per Sandri i ragazzi hanno fatto casino tutta notte incendiando cassonetti, eccetera, per il G8 di Genova cosa si dovrebbe fare? Sciopero generale totale per un anno, almeno.

jumbolo ha detto...

Massi, riguardo alla mia chiosa alla riflessione nr 3 ero ironico.
Sempre per Massi, io non discuto, come ho detto forse troppo tra le righe, la sentenza. Io discuto il fatto che per una cosa del genere non si è automaticamente espulsi da un corpo che ti dà in dotazione un'arma. Questo è, secondo me, ancora più discutibile del diritto e delle sue pene.

Filo, hai ragione. Ma, mettendo nella riflessione anche le tua nr 1, il problema è che nell'immaginario collettivo, quando trovano dei tifosi che partono per una trasferta con la bauliera dell'auto piena di machetes, è difficile che la totalità delle persone accetti che questa vittima non fosse uno di loro. So che è contorto, ma è così. E la colpa è pure di quelli che "militarizzano" gli scontri tra tifoserie.
Per il G8 di Genova ormai è tutto fiato sprecato. PuLtroppo.

massi ha detto...

ale: ero ironico anche me.

Sulla mia riflessione nr. 2 non mi riferivo al tuo post ma all'articolo, dove si riferisce che apriranno una petizione per rivedere la sentenza.
Sono in completo disaccordo con la sentenza dei giudici, e la petizione popolare la vedrei più utile per esaminare il perchè i giudici hanno deciso così ed intervenire, chiedere una pena maggiore per spaccaspacca mi suona un po' giustizialista.

jumbolo ha detto...

capito

monty ha detto...

Non per banalizzare o fare classifiche del dolore,
ma a me ha sconvolto molto di più
la vicenda di Federico Aldrovandi,
per la sua dinamica (il ragazzo
è stato pestato a sangue e costretto
in una posizione che gli ha indotto
soffocamento)da parte di 4 poliziotti.
Lì ho ravvisato proprio ferocia,
cattiveria e inadeguatezza
a portare la divisa da parte degli agenti che
si sono comportati nè più nè meno che da aguzzini.

Nel caso di Sandri, Rambo o cretino che sia,Spaccarotella
mi sembra si sia comportato con un cocktail
micidiale di superficialità,
disattenzione e fatalità.
Il che, sia chiaro, è comunque
gravissimo, nel momento
in cui maneggi un arma da fuoco e
dovresti far rispettare l'ordine.

Da analizzare anche le diverse reazioni dei familiari
dei poveri ragazzi:
gli Aldrovandi si sono detti
"soddisfatti" (il termine va
ovviamente inquadrato nel contesto
di disperato dolore) per la sentenza
di condanna di tre anni inflitta
agli agenti, mentre i Sandri, come
sappiamo, sono indignati e faranno
ricorso.

Per rientrare in tema, direi che condivido abbastanza
le considerazioni finali di Ale.