No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110223

love and other drugs


Amore e altri rimedi - di Edward Zwick (2011)


Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)

Giudizio vernacolare: come ne' porpettoni, c'è di tutto


Pittsburgh, alla metà degli anni '90. Jamie Randall lavora in un grande negozio di elettronica, ed è uno straordinario affabulatore. Affascina soprattutto donne, di qualsiasi età, ed è quindi un ottimo venditore. Usa questo dono per portarsi a letto molte donne della sua età, e questo causa il suo licenziamento. Rimasto senza lavoro, e avendo studiato medicina, pur senza conseguire la laurea, si fa convincere a diventare informatore farmaceutico, divenendo dipendente della Pfizer. Viene affiancato ad un informatore più esperto, Bruce Winston, e nel frattempo suo fratello Josh litiga con la moglie e va a vivere con lui.

Jamie ingaggia una lotta serrata con Trey Hannigan, informatore della concorrenza (la Eli Lilly, produttrice del Prozac), e capisce che deve entrare nelle grazie del dottor Stan Knight. Frequentando il suo ambulatorio, conosce Maggie Murdock, una bella ragazza, indipendente, artista fotografica che però si adatta a fare molti lavoretti, sicuramente di grande carattere, che lo colpisce (in tutti i sensi), e che è affetta dal morbo di Parkinson precoce. Nonostante un inizio movimentato e battagliero, i due si piacciono, e cominciano a frequentarsi. Entrambi sono convinti assertori del sesso senza coinvolgimento, anche se ognuno per diversi motivi. Mentre Jamie marcia spedito verso una carriera travolgente nel suo campo, Maggie lotta ogni giorno contro i sintomi della malattia. Ma l'amore è dietro l'angolo, ed il suo affacciarsi si abbatterà paradossalmente sulla coppia, come un tornado.



Sbandierato da qualcuno come uno dei film imperdibili della stagione, il nuovo di Zwick, regista di altri polpettoni venati di politically correct quali Defiance, L'ultimo Samurai e Blood Diamond, ma sempre con quel qualcosa di esagerato che non ci fa mai gridare al miracolo, seppure tutti degli ottimi prodotti, anche questa volta non fa eccezione.

Come sempre, il film è infarcito da buone intenzioni: partendo dal libro autobiografico di Jamie Reidy Hard Sell: The Evolution of a Viagra Salesman, il film è un tentativo di denuncia al sistema quasi mafioso, adottato dalle grandi case farmaceutiche, e reso possibile dal sistema sanitario statunitense (vedi uno dei lavoretti di Maggie, quando fa da "guida" ai vecchietti sull'autobus per il Canada, fotografia agghiacciante di questo sistema). Il problema è che dentro a Love and Other Drugs c'è pure, e soprattutto, questa storia tra due persone che, per una ragione o per un'altra, rifuggono i legami sentimentali, appesantita dal fatto che una delle due persone, è afflitta precocemente da una delle malattie degenerative più micidiali che ci siano, soprattutto perché non porta alla morte in breve, ma ti devasta l'esistenza. Ecco quindi fatta la "frittata", che è sempre un po' lo stesso difetto che percorre l'intera filmografia del pur apprezzabile Zwick.

Aggiungiamoci una prova non particolarmente brillante della coppia di attori principali, Anne occhioni da cerbiatta Hathaway e Jake Gyllenhaal, che sembrano quasi aver scelto questo film per scrollarsi di dosso alcuni loro ruoli precedenti che rischiavano di marchiarli per la vita (Il Diavolo veste Prada per lei, I segreti di Brokeback Mountain per lui), e capirete certo anche voi che quello che ne esce, non è certo un film da Oscar.

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