Algiers - Algiers (2015)
Debutto piuttosto impressionante in positivo, quello degli Algiers, band proveniente da Atlanta, Georgia, ma, come dice la loro bio, formatasi ufficialmente nel 2007 a Londra, e segnalatami da uno che ne sa. I componenti sono il cantante e chitarrista Franklin James Fisher, il bassista Ryan Mahan, l'altro chitarrista Lee Tesche, e affiancati dall'ex batterista dei Bloc Party Matt Tong. Le loro influenze più forti paiono essere quelle dei Birthday Party e dei Gun Club, ma c'è chi ci sente pure PIL, Suicide e XTC. Non è finita: il gospel è fortissimo nel loro sound, ma si incrocia con tutta una serie di variazioni elettroniche quali afrobeat, industrial e via discorrendo. Musica sofferta, virata sul cupo, venata di nero in tutti i sensi, ma dannatamente moderna e decisamente "nuova". Testi influenzati anche dal Southern Gothic, dall'anti-colonialismo, dall'antirazzismo militante, ancora arrabbiati contro secoli di sfruttamento della gente d'Africa da parte dell'Occidente.
Canzoni intense e "strane", che rimangono piantate nella testa: un esempio fra tanti, difficile dimenticarsi l'intro di Old Girl. Da seguire con estrema attenzione.
This eponymous debut album from the band Algiers is quite impressive. A bunch of influences mixed with a strange kind of new-gospel on an electronic bases, create a very fascinating sound. The songs are all intense and catchy, in their strange way. Pretty difficult to forget, Algiers is a band to follow with care.
1 commento:
bravi bravi
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