Salem - di Brannon Braga e Adam Simon - Stagione 2 (13 episodi; WGN America) - 2015
Come prevede il Sommo Rito, una grande piaga colpisce Salem: la peste. Popolazione decimata e gente sempre più sospettosa e chiusa in sé (e in casa, soprattutto). Il rapporto tra Mary e Tituba si sta lentamente deteriorando, soprattutto perché Mary cerca di approfittare al massimo della presenza del suo figlioletto, adesso che ha scoperto che non è perduto. Mary affronta Mercy Lewis, provando ad estendere un'offerta di pace, ma Mercy è determinata a vendicarsi. Mary tende la mano anche ad Anne Hale, che sta cominciando a comprendere il reale potere della propria natura; Anne è tentata dall'offerta di Mary, perché realizza che conoscere meglio il proprio potere potrebbe portarle sollievo. Mary fa inoltre la conoscenza di un intrigante uomo di scienza, il dottore Samuel Wainwright, determinato a trovare il paziente zero della peste a Salem, debellarla e a curare più persone possibili. Questo potrebbe essere un problema, per Mary. Nel frattempo, a Boston, Cotton Mather è disperato e mentalmente instabile, dopo il suo terribile fallimento e il suo allontanamento forzoso da Salem. E, con grande dolore per Mary, John Alden sembra morto...
Prosegue col ritmo spesso noioso di una telenovela la serie "stegonesca" di WGN, che ha subito una naturale emorragia di ascolti in questa seconda stagione, ma è stata comunque rinnovata per una terza che partirà nel 2016. Non bastano Lucy Lawless, la guest star di questa seconda stagione, nel ruolo della contessa Palatine Ingrid von Marburg, e un tentativo forse ancor più marcato di una deriva splatter, a renderla una serie imperdibile. La sigla firmata Tyler Bates/Marilyn Manson (Cupid Carries a Gun, anche nell'ultimo del reverendo, The Pale Emperor) e la figaggine di Janet Montgomery (Mary Sibley), rimangono le cose migliori di questa serie, spesso recitata un po' a casaccio.
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