Sveglia di buon'ora as usual, colazione, saldo, e via verso Travnik, dove ho prenotato una notte. Ma, visto che il tragitto è veramente breve, anche se lungo strade non propriamente dritte e scorrevoli, decido di puntare prima su Jajce, famosa per le cascate. La giornata si presenta nuvolosa, e infatti incontro pioggia poco dopo essere partito. Mi faccio guidare dal GPS, che va "a grandi linee", e quindi sceglie la strada un poco più lunga. Ripasso da Jablanica, poi devio verso Bugojno, Donji Vakuf, ed infine eccomi a Jajce.
Cominciamo con le cascate, che sono poco fuori dal centro storico.
Dopo la visione delle cascate, lascio l'auto fuori dalla cittadina e mi avvio verso il centro storico. Mi faccio una bella scarpinata fino alla fortezza, passando dalle catacombe, dove si dice si sia nascosto Tito durante la Seconda Guerra Mondiale, e attraverso piccoli edifici di culto, campanili, torri, eccetera. Un luogo raccolto ma pieno di storia, che ha subito violenza durante la guerra, ma che fortunatamente, è stato "rimesso in piedi".
La targa ricorda il Tito partigiano, che qui si nascose |
Un particolare leggermente inquietante delle catacombe |
Anche questo non è male |
L'ingresso delle catacombe (e il chiosco/biglietteria) |
Il campanile San Luca |
Un particolare interno della torre dell'orologio |
L'esterno |
L'ingresso alla fortezza |
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