No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080518

due risate (amare)


Dal Manifesto di ieri



Altre banche incendiate, cassieri in fuga
Decine di abitanti in corteo prendono d'assalto le filiali e le stazioni di benzina armati di molotov e bastoni. I ragionieri trasferiti fuori città
Daniele Luttazzi
Napoli
Dopo un martedì segnato dalle proteste e dalle aggressioni agli impiegati di banca, ieri è stato il giorno dei roghi. I residenti di Ponticelli hanno dato il via alle pulizie radicali del quartiere. Con il fuoco. Più alte sono le fiamme, più la folla applaude. Al battimani si alternano insulti contro i pompieri. Obbiettivo: tabula rasa delle banche e delle stazioni di benzina. Via per sempre tutti i ragionieri e i benzinai da Ponticelli. Il nemico in casa, dopo la tentata vendita di un mutuo subprime con tassi da usura a una bambina di sei mesi da parte di un bancario cinquantenne ora in carcere, e dopo l'insistenza con cui un benzinaio Agip aveva definito «consumati» i tergicristalli di una Mini appena uscita dalla concessionaria. Punire loro vuol dire punire tutta un'etnia. E i ragionieri, che non sono stupidi, colgono al volo il messaggio: organizzano l'esodo lasciando gli sportelli, mentre i benzinai in preda al panico si tolgono la divisa cercando di mimetizzarsi fra la folla. (Subito individuati: sono quelli in mutande, canotta e pedalini. E parte il linciaggio) Il clan camorrista che controlla la zona ha ingaggiato bande di ragazzini in motorino, cui vengono consegnati i lanciafiamme. Basta poco, per incendiare una banca piena di scartoffie e cartamoneta. Per non parlare delle stazioni di servizio, con tutta quella benzina incorporata. Ogni boato è un distributore che salta in aria: frammenti di una quotidianità ai margini che si mescolano alla pioggia e alla paura. Solo l'incendio di ogni banca e di ogni distributore di benzina garantisce, secondo le ronde, la lontananza permanente dei bancari e dei benzinai dall'abitato. Si comincia dalla Banca popolare di via Malibran, all'ombra della chiesa di San Pietro e Paolo. Una piccola filiale, il fuoco distrugge tutto in pochi minuti. Quindi il raid in motorino dalla parte opposta, sempre via Malibran ma lato via Adige. E' la banca più grande del quartiere. Poco dopo è solo un tizzone. Terzo rogo alla Cassa di risparmio in via Villa Romana, al confine fra Ponticelli e San Giovanni a Teduccio. Bruciano le scrivanie, si sciolgono le penne di plastica assicurate ai banconi con una catenella. Bruciano le banche. Fuoco ovunque, tanto che gli irriducibili, affollatisi alla rotonda di via Adige decisi a non andar via, hanno dovuto cedere e sparire. Più di cinquecento ragionieri hanno già lasciato le filiali: «Botte e minacce, ormai è caccia aperta, abbiamo paura. Qua ci ammazzano tutti. Ma la responsabilità penale è personale. Questa è pulizia etnica!». Ieri a Roma il ministro degli interni Maroni ha ricevuto l'ambasciatore svizzero Hans Goeldi. La Svizzera ha assicurato che saranno accelerate le procedure per garantire maggiori controlli contro l'emigrazione in Italia di contabili clandestini. Per i benzinai, invece, sono previste sia modifiche in senso restrittivo della legge Gozzini che misure a effetto, come i maxi-pattuglioni proposti ieri dal ministro La Russa: «Gruppi composti da un carabiniere, un poliziotto, uno scozzese e il Papa, che con la loro divisa faranno opera di deterrenza e di prevenzione, faranno vedere che c'è lo Stato». Disegnata da Dolce&Gabbana, la divisa, rassicurante, consisterà nella tunica con cappuccio a punta del Ku Klux Klan, impreziosita dal tocco leggiadro del soprabito in pelle nera delle SS di Himmler.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e