No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20101228

out


Fuori - Ministri (2010)

Lo ammetto: anch'io, come molti altri, al primo ascolto del nuovo dei Ministri ho pensato fosse un disco inaspettatamente moscio. Adesso, più lo ascolto e più non riesco a ricordare perché lo pensassi all'epoca. Sarà, forse, per un uso diffuso, ma alla fine parsimonioso, delle tastiere, di qualche pezzo dal ritmo rallentato, ma davvero è un aggettivo che non si può usare per definire Fuori nella sua interezza.
Terzo full length per la band milanese, che è a tutt'oggi una delle più belle realtà rock italiane. Innegabile la ricerca di un progresso, il progressivo distacco dal furioso approccio quasi punk degli esordi, per una serie di pezzi dalla grande apertura melodica, l'uso, come detto, diffuso delle tastiere, e di una interessante, e quasi fuori moda, "porzione" elettronica, tanto elementare quanto grottesca, per un risultato sorprendentemente sarcastico, così come l'approccio "intellettuale" dei Ministri.
E' certo che ci sono, in questo disco, pezzi dalla difficile interpretazione, a livello strettamente musicale, quali Le città senza fiumi, che pare una sorta di cantilena, difficile da giudicare positivamente, ma senza dubbio intrigante, sempre perché presentata da una band che rimane costantemente sull'orlo dello sberleffo. Non mancano però i pezzi furiosi, per intero o in buona parte, che rimangono quelli che preferisco: Una questione politica, Mangio la terra, Il sole (è importante che non ci sia), Che cosa ti manca, Gli alberi, Noi fuori (forse la mia preferita, davvero selvaggia e punk). Non per questo risultano meno importanti pezzi simili a ballate, ma non propriamente tali, quali Vestirsi male, Tutta roba nostra. Negli altri pezzi si intravedono tentativi di diversificare l'offerta, per non fossilizzarsi, e non possiamo che considerarli in quest'ottica, comunque positiva.
Testi mai banali, come sempre, con diverse chiavi interpretative e ben piantati nell'attualità.
Un disco che ha forse il difetto di arrivare dopo Tempi bui, che ha sicuramente rappresentato un bello scossone alla scena nazionale; un disco positivo, probabilmente non eccezionale, ma che conferma una bella realtà.

2 commenti:

massi78 ha detto...

Come ho già detto, probabilmente causa uso spropositato di "tempi bui" mi sono affezionato subito a questo nuovo disco ed è entrato velocemente in heavy rotation a casa (Sylwia permetendo as usual).
Ho notato che non hai nominato nessuna delle due "bonus" o "ghost" tracks. La versione che ho io da iTunes, ha "Un miracolo" come bonus ed è un pezzo che secondo me riassume in pieno la descrizione che hai dato al disco: all'inizio dici "mah!" e poi cambi idea. Nella versione del disco c'è una ghost, "La televisione" che dovrebbe risultarti gradito dato che è bella tirata.
A sto punto devo vederli live.

Filo ha detto...

Bella rece.
Più o meno è quanto penso anch'io di questo cd.