Hannibal - di Bryan Fuller - Stagione 2 (13 episodi; NBC) - 2014
Un incredibile inizio, dopo lo shock del finale della prima stagione, che aveva visto finire nel manicomio criminale di Baltimora Will Graham, lucido nel suo accusare il dottor Lecter di essere lo squartatore di Chesapeake, ma senza che nessuno gli creda neppure lontanamente: la seconda stagione di Hannibal si apre con una lotta corpo a corpo, con armi pure improvvisate, tra Hannibal Lecter e Jack Crawford, in casa del primo. Uno scontro lungo, brutale, che pare volgere al termine con Crawford accoltellato al collo con un pezzo di vetro rotto che si rinchiude, per difendersi, nella dispensa di Lecter. Ma ecco che subitamente l'azione torna indietro con un flashback di 12 settimane: Kade Prurnell, investigatrice del General Office, mette in guardia Crawford a proposito della sua condotta nell'investigazione. Mentre Alana Bloom si rifiuta di ritirare la sua denuncia contro Jack (maltrattamento di Will, a causa della sua instabilità), vengono ritrovati sei corpi, parzialmente conservati, in un fiume. Il dottor Lecter si ritrova nei panni di Will, facendo da consulente sulle indagini, mentre Will convince Alana a praticargli l'ipnosi per capire in quale modo Hannibal sia riuscito a prendersi gioco di lui ed a manovrarlo come una marionetta.
Dunque, la notizia buona è che Hannibal è stato rinnovato per una terza stagione. Ricordatevi dove vuole arrivare Fuller (sette stagioni, come vi riferii nella rece della prima). Quella cattiva è che i dati di audience statunitensi della serie rimangono altalenanti: tra 3,49 milioni (episodio 2x05) e 1,95 (episodio 2x11).
Hannibal continua ad essere una serie per palati raffinati, con una scrittura che alterna momenti di splatter puro a lunghe "partite a scacchi" nelle quali i vari protagonisti cercano di incastrarsi a vicenda (gli episodi finali di questa stagione riservano colpi di scena a ripetizione), una fotografia sempre più elegante, e scelte di regia davvero coraggiose e all'avanguardia. Bella da vedere e da seguire, dialoghi complessi e tutta una serie di interpretazioni intense, Hannibal è una delle ormai tante serie televisive che vale la pena vedersi, prima o poi.
Da segnalare in questa stagione una parte marginale ma non troppo di un fantastico Michael Pitt nei panni di Mason Verger, potente imprenditore del settore della carne di suino, che ci regala un'interpretazione splendidamente sopra le righe.
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