No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20140612

gigantoide

Gigantoid - Fu Manchu (2014)

Che cosa si può chiedere a una band attiva da quasi trent'anni, sempre ai margini, mai mainstream neppure quando lo stoner rock lo è diventato, se non dischi onesti, compatti, massicci, un susseguirsi di una decina di pezzi monolitici e grezzi come pietra? Si, forse una cosa c'è, ed è una di quelle che detta così potrebbe sembrare una critica: di farci rimembrare ancora una volta i Kyuss, senza però perdere un timbro personale.
Bene, siccome per me questo è quanto, i californiani fanno centro alla grande con questo ennesimo Gigantoid, undicesimo full length senza compromessi, semplificazione di come i Black Sabbath stiano, come sempre, alla base del tutto ma, come suggerito prima, senza perdere la freschezza dei puri, quella che ti fa fare dischi per la semplice voglia di fare la tua musica. E, credetemi, tra una genialata e l'altra, come pure tra una puttanata e la seguente (sto parlando di tutti gli altri dischi che ci troviamo ad ascoltare), a volte una roba del genere è quello che ci vuole.
End the story.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il bassista l'hanno tirato su a pane e "geezer" Butler.

Mog-ur