A meno di una settimana di distanza dal mio weekend inglese, eccomi impegnato in un nuovo viaggio di lavoro, e sinceramente, non riesco a nascondere la mia eccitazione quando si presentano occasioni del genere. Non so se riuscirò mai a diventare uno di quelli che dice "uff che palle devo andare a xxxxxx per lavoro". Proprio non mi ci vedo, sarà un difetto ma non riesco a riconoscermelo come tale. Dunque, l'occasione era una riunione dei miei omologhi a livello europeo, dopo quella del giugno scorso a Bruxelles, e un ritorno nella Renania Settentrionale-Vestfalia, dopo la visita a Kerpen dello scorso febbraio. Vista la libertà che il mio capo mi lascia, mi sono organizzato così, sapendo che appunto, la riunione era di martedì a Rheinberg (tra parentesi, città natale di Claudia Schiffer), l'hotel dove l'organizzatrice (un'altra mia capa) aveva deciso di farci soggiornare tutti era a Xanten, e un'altra presenza richiesta era quella del lunedì sera a cena proprio nel ristorante dell'albergo. L'aeroporto più vicino è quello Niederrhein di Weeze, tra l'altro vicinissimo al confine con l'Olanda (ricordavo che un collega olandese, conosciuto lo scorso anno, e che di base lavora a Rheinberg, mi raccontasse che era molto felice di lavorare lì perché vicinissimo a casa). L'alternativa era quello di Dusseldorf, dove tra l'altro sono arrivati tutti gli altri che sono arrivati in aereo (quelli che venivano dal Belgio e dalla Francia sono venuti in auto). Sapendo che Weeze è un aeroporto usato da Ryanair, anche da Pisa, mi sono subito precipitato a verificare i voli, ma non erano comodi (sabato, troppo presto, e martedì, anche questo troppo presto). Per curiosità, controllo i voli da Bologna: domenica e mercoledì: direi perfetti. Col sennò di poi, potrei averci visto giusto, dato che l'alternativa sarebbe stata probabilmente Lufthansa con un Pisa-Monaco (Air Dolomiti) e un Monaco-Dusseldorf, visto che proprio in quei giorni la Germania è stata "investita" da una raffica di scioperi, incluso quello della compagnia di bandiera (anche se, diciamocelo: incappare in uno sciopero e dover rimanere qualche giorno in più non mi sarebbe dispiaciuto, tornando al discorso fatto in apertura, non riesco ad essere infelice se sto viaggiando). Prenoto quindi quello che devo: l'hotel a Bologna (il volo era alle 10 di mattina, partire direttamente da casa mi avrebbe costretto all'ennesima levataccia), l'auto a Weeze e basta, visto che l'albergo a Xanten era già a posto. Dato che la mia permanenza presso il sito di Rheinberg sarebbe stato praticamente di 3 giorni pieni, solo uno dei quali occupato dal motivo di questo meeting, mi sono organizzato del lavoro: il lunedì mattina un incontro con un collega di lì, già conosciuto nei primi mesi dell'anno, il mercoledì una visita ad un deposito esterno (a Wesel). Il resto del tempo, avrei lavorato ugualmente, solo insieme a colleghi che normalmente sento per telefono, per email o per chat, ma sempre giornalmente. Il bello di lavorare per una multinazionale, il bello della tecnologia. Pensate solo che già il lunedì si è aggiunto un ulteriore impegno (una conf call, tranquillamente realizzabile per telefono da dovunque), e che insomma, alla fine il tempo non basta mai (i colleghi da conoscere erano tanti, e si finisce, almeno dal mio punto di vista, a non passarci mai abbastanza tempo per creare un legame, ma questo è solo un punto di vista mio, che come è noto sono un sentimentale pure nei rapporti di lavoro).
Detto tutto questo, infatti, pur essendomi ripromesso di partire con calma alle 17 da casa, in auto, per Bologna, in modo da arrivare in tempo per andare a mangiare una pizza in quella mitica pizzeria di San Lazzaro di Savena dove l'amico Mazza mi ha portato tante volte, e che, pur con la sua assenza giustificata, mi avrebbe fatto tornare alla mente tante risate, tanti concerti, tante sere allegre, mi ritrovo a dover riempire il trolley (si, ne abbiamo già parlato della mia borghesizzazione) a quell'ora, e a partire quasi in fretta oltre le 18. Quindi, senza spingere, quando la fame bussa sono da poco sulla Firenze-Bologna, e l'area di servizio Aglio mi ospita a cena in questa tiepida notte d'ottobre.
4 commenti:
Avanti di questo passo potrai
girare un tuo personale Up in the air :)
amico mio gli amici sono gli amici ma la fiha è sempre la fiha. ritenta perché ho diversi sabati liberi. sarai più fortunato :D
@monty: ovviamente questo aumento improvviso di viaggi lavorativi mi piace assai, e devo dire che una delle possibilità future è proprio assumere una posizione che mi porti a viaggiare sempre più spesso, anziché trasferirsi in pianta stabile in un altro paese, come pensavo inizialmente. Naturalmente, vedremo cosa porterà il futuro, non troppo lontano credo. E se non girerò il mio personale "Up in the Air", ne scriverò intanto la sceneggiatura qua sul blog!
@mazza: è probabile che non partirò più da Bologna, almeno per lavoro, le possibilità di volare direttamente da Pisa, seppure con cambi, ci sono. Però dobbiamo vederci, per cui mi prenderò un sabato apposta per una "rimpatriata" da Tomi.
bello di zio, vieni sereno che ti aspetto
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