No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20141221

Avvertimento

Fair Warning - Van Halen (1981)

Mettiamola così: se oggi avessi, come più di vent'anni fa, una trasmissione radiofonica, e dovessi montare la sigla per avere un bell'impatto, molto probabilmente per l'attacco sceglierei il riff iniziale di Mean Street, il pezzo d'apertura di questo album, il quarto dei Van Halen, quello che arriva dopo circa 30 secondi, dopo il classico intro con solo di Eddie, due giri, poi l'entrata di Alex con la rullata sui tom, e l'attacco del basso di Michael Anthony. Probabilmente mi dispiacerebbe togliere l'entrata del cantato di David Lee Roth, dopo lo stop, quando inizia con "At night I walk this stinkin' street/Past the crazies on my block/And I see the same old faces/And I hear that same old talk", e poi proseguirei con la seconda strofa "And I'm searching for the latest thing/A break in this routine/I'm talkin' some new kicks/Ones like you ain't never seen", perché so, so bene, mi ricordo e mi vengono un po' i brividi, che precedono, portano inesorabilmente, al godimento del ritornello "This is hooooome/This is Meanstreet/It's our hoooooome/The only one I know". Beh, certo non si può dire che un album è un capolavoro perché c'è un pezzo-della-madonna, ma di sicuro si può godere fisicamente, dopo quasi 34 anni, nell'ascolto di una singola canzone così bella, così ben studiata, dai sapori talmente variegati che ti sembra di essere con gli occhi chiusi in mezzo ad un giardino con frutta, fiori, e chissà cos'altro.
Ma, retorica descrittiva a parte, Fair Warning non è un disco con un solo pezzo valido. Proprio no, perché in scaletta, giusto dopo l'inizio, c'è Dirty Movies, un pezzo che anticipa il crossover dei Red Hot Chili Peppers di almeno un paio d'anni. E non è il solo. Poi viene Sinner's Swing, un pezzo nel classico stile Van Halen "early years", aggressivo, veloce, con il ritornello cantato in coro, la batteria tambureggiante e naturalmente, la chitarra di Eddie sugli scudi. Hear About It Later comincia con un arpeggio, e anche qua, come ci si aspetta dai VH di quei tempi, sfocia in un riff micidiale ed in un mid-tempo (che però diventa dispari nel bridge, che pure Alex mica è un coglionazzo) potentissimo. Adesso siamo arrivati ad uno degli altri pezzi-monumento di Fair Warning: sto parlando di Unchained. Riff indimenticabile, incedere incessante, strofa inebriante e ritornello che ti stordisce, dopo un classico bridge che ricorda un po' le drinkin' songs irlandesi. Push Comes to Shove è una specie di ballata, ma nasconde un mix irresistibile di blues e funk, da far impallidire di RHCP, come nel caso precedente di Dirty Movies (qua davvero sembra che Flea sia andato a scuola da Anthony per le linee di basso). Poi arriva So This Is Love?, un'altra classica VH song, martellante, da headbanging ma con quel gusto tutto guascone e danzereccio, miscelato con quelle dannatamente belle lezioni di chitarra di Eddie. Chiude lo strumentale dark Sunday Afternoon in the Park, che introduce il breve pezzo finale, One Foot Out the Door, due minuti infuocati che sarebbero potuti risultare quasi thrash se solo fossero stati suonati con distorsioni leggermente più compresse, e cantate da uno pseudo-cantante qualsiasi che, a differenza di Roth (che invece era, e probabilmente è ancora, un signor cantante), strillava più che cantare.
Ora, per quanto abbia in simpatia, come sapete, Sammy Hagar, i veri Van Halen sono quelli con DL Roth; i primi cinque dischi sono, a mio giudizio, piuttosto fondamentali nell'economia dell'hard rock e dell'heavy metal. I quattro musicisti portano dentro la musica dei VH una tavolozza di influenze impressionante, e quel che ne esce, seppur sempre schiacciato tra la debordante tecnica chitarristica di Edward Lodewijk van Halen detto Eddie, e l'istrionismo anche questo esagerato, ma a riascoltarlo oggi, dannatamente importante, di David Lee Roth detto Diamond Dave, quel che ne esce è incredibilmente denso, al punto che ascoltando questi dischi a più di 30 anni di distanza, si continuano a scoprire cose nuove, anfratti musicali nascosti, sfumature che abbiamo poi ritrovato nella musica che aveva ancora da venire.
Fair Warning è stato il disco che ha venduto meno (a parte gli ultimi due Van Halen III del 1998 e A Different Kind of Truth del 2012) nella loro storia, è stato definito il più dark (probabilmente anche a causa della - stupenda - copertina), ma io posso dirvi due cose al proposito. La prima è che ancora oggi mi sento molto legato ad esso. La seconda è che dovreste provare ad ascoltarlo, se nel caso non vi fosse mai capitato.
Torneremo a parlare dei Van Halen in futuro. Se vi interessasse sapere di più a proposito della copertina, leggete qui.


Ok, let's put it this way: if I had, like more than twenty years ago, a radio broadcast, and I had to fit the theme song for a good impact, most likely for the attack would choose the opening riff of Mean Street, the opening track of this album, the fourth of Van Halen, the one that comes after about 30 seconds, after the classic intro with Eddie's solo, two turns, then the entry of Alex with rolled on the toms, and the attack of the bass by Michael Anthony. Probably I would hate to remove the entry of the singing of David Lee Roth, after the stop, when it starts with "At night I walk this stinkin' street / Past the crazies on my block / And I see the same old faces / And I hear That same old talk", and then I would go ahead with the second verse,"And I'm searching for the latest thing / A break in this routine / I'm talkin 'some new kicks / Ones like you is not never seen", because I know, I know, I remember and I get chills, above, lead inexorably, to the enjoyment of the refrain "This is hooooome / This is Meanstreet / It's our hoooooome / the only one I know". Well, of course you can not say that an album is a masterpiece because there's a hell-of-a-song, but for sure you can enjoy physically, after almost 34 years, in listening to a single song so beautiful, so well studied , flavors so varied that you seem to be with her eyes closed in the middle of a garden with fruit, flowers, and who knows what else.
Anyway, Fair Warning was the album that has sold less (apart from the last two Van Halen III,1998 and A Different Kind of Truth, 2012) in their history, has been called the most dark (probably because of - the beautiful - cover), but I can tell you two things about it. The first is that I am still very attached to it. The second is that you should try to listen to it, in case you've never did it.

2 commenti:

monty ha detto...

Eccomi: credo di non averlo mai ascoltato

jumbolo ha detto...

beh, se ti capita...