Uno scorcio di Republike |
Altro particolare. come intuirete un po' datato |
L'hotel Moskva in Terazije |
Non ho saputo resistere a fotografare il manifesto di uno spettacolo con un titolo del genere... |
Il tempio di San Sava |
Un particolare dell'ingresso laterale |
Un palazzo di chiara epoca comunista, nei pressi del tempio (i materiali da costruzione sono ben visibili) |
Un particolare dell'ingresso principale |
Accostamenti architettonici arditi |
La tavoletta del cesso del Na cosku con i comandi: riscaldamento, ventilazione, innaffiamento |
Il tempio di San Marco |
Il parlamento |
Piazza Nikola Pasic (quello della statua) con la Dom Sindikata |
La giornata comincia con una sorpresa che mi ricorda in quale tipo di hotel sto soggiornando: una delle manager bussa alla porta e mi porge un uovo di cioccolato, tra l'altro di ottima fattura, per la Pasqua cristiana. Non dimentichiamoci che in Serbia sono tutti ortodossi, e festeggeranno la Pasqua la settimana prossima. L'impressione che ho avuto, soprattutto parlando con Rados l'autista, o forse è l'idea che mi voglio fare io, è che soprattutto i giovani serbi vogliano mettere una bella pietra sopra al passato recente e guardare avanti, all'Europa, al mercato globale, e, naturalmente questi che lavorano nel turismo, ad aprirsi al turismo internazionale. Stamattina me la prendo comoda, il tempo è brutto, pioviggina come da previsioni. La solita colazione a cinque stelle, mi vesto a dovere, ed esco nel grigiore belgradese. La prima tappa è a soli trenta metri dall'albergo: il Museo etnografico di Belgrado.
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