The Drop - di Michael R. Roskam (2014)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Brooklyn. Bob è un tipo schivo, taciturno, che gestisce un bar di sicuro non attraente (un neighbourhood bar, bar di quartiere o qualcosa di simile) e mainstream, insieme al cugino Marv. Il bar si chiama appunto Cousin Marv's, ma come mai non sono loro i proprietari, se, come si suppone, sono stati loro ad intitolarlo? Marv ha dovuto cederlo ad un gruppo di mafiosi ceceni qualche anno prima, evidentemente sommerso dai debiti. Da quel giorno, lui e il cugino sono rimasti a gestirlo, ma il bar in realtà è una copertura, funga da drop per far girare proventi illegali. Bob e alcuni clienti abituali celebrano l'anniversario dell'assassinio di un uomo chiamato Richie Weelan, e Marv li rimprovera. Rientrando a casa, Bob scopre un cucciolo di pitbull abbandonato e piuttosto malmesso, in un bidone della spazzatura di una vicina, Nadia. La ragazza, con la quale fino a quel momento Bob non aveva alcun tipo di rapporto, si intende di cani, e dà una mano a Bob a far riprendere il cucciolo; Bob decide di tenerlo momentaneamente, in attesa di decidere se potrà prendersi cura di lui.
Qualche notte più tardi, il bar è vittima di una rapina, da parte di due uomini mascherati. Bob nota un particolare, che poi rivela al detective Torres, un poliziotto che conosce Bob perché frequentano la stessa chiesa. Marv si infuria quando si rende conto che Bob ha rivelato questa informazione alla polizia. Dopo qualche giorno, il capo dei ceceni intima a Marv e Bob di darsi da fare per recuperare i soldi della rapina, insinuando che loro siano implicati.
La cosa si complica.
Piccolo film da amatori, The Drop, tradotto in Italia con uno scandaloso Chi è senza colpa, è tratto da un racconto breve di Dennis Lehane (da suoi racconti sono stati tratti Mystic River, Gone Baby Gone, Shutter Island, ha lavorato a The Wire e Boardwalk Empire) dal titolo Animal Rescue (il film in un primo momento doveva intitolarsi così), e sceneggiato dallo stesso autore, è il primo film statunitense del regista belga Michael R. Roskam, che nel 2011 (film precedente) ci regalò quel piccolo capolavoro che rispondeva al nome internazionale di Bullhead (Rundskop). Questo The Drop non è certo all'altezza del predecessore, ma spicca certamente per originalità e stile, in un mare di film sulla criminalità.
Ho letto da qualche parte che ne è stato criticato il doppiaggio, per cui mi ritengo fortunato ad averlo visto in lingua originale (senza l'aiuto dei sottotitoli, quindi a rischio di perdermi il senso di alcuni dialoghi). A me il film ha fatto un buon effetto, ed ha lasciato un buon ricordo. Strombazzato naturalmente per essere l'ultimo film del compianto James Gandolfini (Marv), si regge in realtà su una triade di attori particolarmente intensi, mentre Gandolfini è relegato a non protagonista di lusso, interpretando il suo solito personaggio, forse un po' più sfigato del solito. La triade a cui mi riferisco è quella formata da un Tom Hardy (Bob) per me in stato di grazia, Noomi Rapace (Nadia) a suo agio e, tra l'altro, ai miei orecchi non madrelingua senza gravi problemi di pronunica, e all'ormai mitico Mattias Schoenaerts nella parte di Eric: non sapendo niente di questo film ci ho messo tutta la prima parte a rendermi conto che fosse lui, ma devo dire che (sempre secondo me) questo ragazzo è nato per fare l'attore, e secondo me ci deve ancora regalare qualche perla.
Nel cast anche John Ortiz (Torres), Carlito's Way ma anche Luck ultimamente, Elizabeth Rodriguez (Romsey), Orange Is the New Black, James Frecheville (Fitz), Animal Kingdom, Ann Dowd (Dottie), The Leftovers.
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