Eccoci alla giornata che ho deputato alla visita del castello di Schonbrunn (dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO). Una delle ragioni del mio viaggio a Vienna, e una delle ragioni per cui ho scelto l'hotel praticamente al confine della tenuta. Stanotte ha piovuto, ma adesso no, calcolo la sveglia, il tempo di prepararmi e della colazione, esco e con 10 minuti di passeggiata sono all'ingresso, in perfetto orario per l'apertura. Non si sa mai che ci vogliano davvero 4 ore come dicono alcune guide. Ovviamente, frotte di turisti, molti asiatici. Diverse opzioni di biglietto, scelgo quello con più cose da vedere, e comincio dal castello in se, ovvero dalle stanze aperte al pubblico, alle quali si accede dalla famosa Scala Blu. Vi rimando alle varie descrizioni sul sito, o sul web in genere, ma vi bastino un paio di cose. La prima: l'ingresso è regolato come se fosse quello di un imbarco aeroportuale (slot di ingresso a seconda dell'orario del biglietto). La seconda, per quanto alcune cose che vedrete, o che sentirete nell'audioguida (fatta molto bene), vi faranno ridere o sorridere, oltre 200 anni di storia europea sono passati di qua. Vorrei che molti siti storici italiani fossero organizzati in questo modo, in modo che i turisti comprendano la storia che ne trasuda, e che si comportino in maniera rispettosa.
L'Otto Wagner Hofpavillion a Hietzing, in pratica l'estremità opposta della stazione metro omonima, ad uso esclusivo dell'Imperatore. |
Proseguo con l'Orangerie, accanto alla serra delle palme e al teatro delle marionette, poi con un altro piccolo giardino, dopo di che passo al parco, sul retro, dove tra l'altro stanno montando un palco e altre cose perché evidentemente, di lì a poco vi si terrà un concerto, non so di quale genere. Il parco è immenso, e si capisce che l'ispirazione era quella di offuscare Versailles. Do un'occhiata ai labirinti, poi proseguo verso la fontana di Nettuno, e inizio la salita verso la Gloriette.
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