Wrong Creatures - Black Rebel Motorcycle Club (2018)
Come forse si ricorderà chi mi conosce, e chi ha letto sempre questo blog, non ho mai avuto un buon rapporto con la band di San Francisco, California. Disco di debutto folgorante, oramai 17 anni fa, deludenti prove dal vivo, e un pugno di dischi senza nerbo e ripetitivi in seguito. All'ottavo, questo Wrong Creatures, come dice giustamente Pitchfork, sono un po' come quei ribelli che non sanno più contro cosa si ribellano. Vanno avanti per inerzia, seppur padroni di un songwriting degno ed essendo buoni musicisti, ma continuano a commettere gli stessi errori (l'incipit di Echo come una Walk On the Walk Side di quarta mano), e a ripetere gli stessi clichés. Disco che non lascerà traccia alcuna, a differenza di qualche anno fa, sono più incisivi negli episodi lenti che in quelli più sostenuti. Oppure sono io che invecchio.
As may remember who knows me, and who has always read this blog, I've never had a good relationship with the band from San Francisco, California. Debut record that stroke, now 17 years ago, disappointing during their live concerts, and a handful of discs without backbone and repetitive, afterwards. At the eighth, this Wrong Creatures, as Pitchfork rightly says, they are a bit like those rebels who no longer know what they're up against. They go on by inertia, though they are owner of a worthy songwriting and being good musicians, but they continue to make the same mistakes (Echo's opening notes like a fourth-hand Walk On the Walk Side), and repeat the same clichés. Disc that will leave no trace, and, unlike a few years ago, they are more incisive in the slow episodes than in those more sustained. Or maybe I am getting old.
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