No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20190920

Shelley

Shelley - Di Ali Abbasi (2016)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)

Una giovane donna rumena, Elena, è assunta come domestica da una coppia danese, Louise e Kasper. Nonostante siano benestanti, la coppia ha scelto di vivere in una casa in riva ad un lago, senza elettricità, di coltivare il proprio cibo e allevare polli. La loro unica connessione con il mondo esterno è un telefono fisso. Louise si sta riprendendo da un intervento chirurgico e richiede un aiuto extra in casa. Sebbene Elena si senta a disagio con l'insolito isolamento della casa, si adatta facilmente. Incontra anche Leo, un guaritore spirituale e amico di Louise che cerca di aiutare Louise a riprendersi più rapidamente eliminando la cattiva energia dal suo corpo.
Elena e Louise legano rapidamente, ed Elena dice a Louise che sta risparmiando soldi in modo che lei e suo figlio, che attualmente vive con i nonni, possano avere una casa propria. Louise a sua volta confida le sue difficoltà nel concepire un figlio tutto suo. Louise quindi chiede a Elena se acconsentirebbe ad essere una madre surrogata per lei e Kasper. In cambio, le comprerebbero un appartamento per Elena dopo il parto. Elena acconsente.

Primo lungometraggio del regista iraniano, residente in Danimarca, conosciuto con Border, il suo secondo. Qui, dimostra di saper maneggiare argomenti e generi diversi, seppur con pochi mezzi, e di saper dirigere molto bene gli attori. Il film è disturbante e, così come il seguente e più noto Border, solleva interrogativi etici.

First feature film by the Iranian director, resident in Denmark, known by Border, his second. Here, he demonstrates his ability to handle different subjects and genres, albeit with few means, and to know how to direct the actors very well. The film is disturbing and, like the following and more famous Border, raises ethical questions.

Nessun commento: