Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Nel 1945, un de Havilland Mosquito della Royal Air Force (RAF) mitraglia un'auto che trasportava diverse damigelle d'onore mentre sorvolava la Danimarca occupata dai tedeschi, scambiandola per un veicolo del personale tedesco. I piloti della RAF Pete e Andy vengono a sapere dell'uccisione accidentale di civili dall'agente esecutivo delle operazioni speciali danesi, il maggiore Truelson. Un adolescente di nome Henry è traumatizzato dall'incidente del mitragliamento e perde la capacità di parlare. I suoi genitori lo mandano a Copenaghen con la speranza di migliorare la sua salute mentale. Mentre vive a Copenaghen, Henry va a vivere con suo cugino Rigmor e la sua famiglia. Henry conosce anche l'amica di Rigmor, Eva. Rigmor ed Eva frequentano l'Institut Jeanne d'Arc, una scuola cattolica in lingua francese gestita da suore guidate da Suor Hanna. Rigmor ed Eva aiutano Henry a superare il suo trauma, inclusa la paura di camminare a cielo aperto.
Bornedal è un regista esperto, divenuto famoso ed acclamato anche fuori dalla Danimarca molti anni fa per il gioiellino Nattevagten; ha dimostrato di essere eclettico, dirigendo molti generi diversi, con una predilezione verso l'horror. Qua, da una delle tante tristi storie di guerra, ci regala un film drammatico, ma la mano esperta si fa notare. Nel cast anche sua figlia Fanny nei panni della novizia Teresa.
Bornedal is an expert director, who became famous and acclaimed even outside Denmark many years ago for the gem Nattevagten; he has proven to be eclectic, directing many different genres, with a predilection towards horror. Here, from one of the many sad war stories, he gives us a dramatic film, but his expert hand stands out. Also in the cast is his daughter Fanny as the novice Teresa.
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