Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Nel 2015, la trentacinquenne Tifani "Ani" Fanelli, una rispettata direttrice di una rivista femminile di New York, sembra avere una vita perfetta. Mentre si prepara a sposare il suo fidanzato, Luke Harrison, Ani incontra Aaron Wickersham, un regista di documentari che vuole realizzare un cortometraggio sulla sparatoria a scuola a cui è sopravvissuta da adolescente. Lui la informa che un ex compagno di classe, Dean Barton, diventato uno scrittore di successo e sostenitore del controllo delle armi, ha accettato di partecipare. Ani rifiuta di essere coinvolta. Luke informa Ani che la sua azienda gli ha offerto l'opportunità di trasferirsi a Londra e suggerisce ad Ani di seguire un programma MFA lì per consentirle di scrivere per sé stessa. Lei accetta, nonostante la speranza di lavorare un giorno al New York Times. Più tardi cenano con una coppia che Luke conosce; il marito si rivela essere l'ex insegnante di Ani, Andrew Larson. (Wikipedia)
Tratto dall'omonimo libro di Jessica Knoll, diretto in modo abbastanza anonimo, il film ha un buon cast, e tutto sommato delle prestazioni sufficienti, ma, a dispetto del materiale, piuttosto pesante e potenzialmente toccante, una storia di un riscatto personale femminile importante, non riesce a risultare un film memorabile. Peccato.
Based on the book of the same name by Jessica Knoll, directed in a rather anonymous way, the film has a good cast, and overall sufficient performances, but, despite the material, rather heavy and potentially touching, a story of an important female personal path, fails to be a memorable film. Too bad.
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