Giudizio sintetico: da vedere (4/5)
Il proprietario del pub TJ Ballantyne, che vive in una comunità mineraria un tempo fiorente nella contea di Durham, fatica a mantenere il suo pub e a mantenerlo come unico spazio pubblico rimasto in città dove la gente può incontrarsi. Nel frattempo, le tensioni aumentano quando i rifugiati siriani vengono trasferiti lì, ma Ballantyne instaura una relazione con una di loro, Yara. (Wikipedia)
E' inutile girarci intorno: quando un'opera d'arte, includendo le pellicole, ha valenza politica, chi la giudica difficilmente riesce a giudicare con obiettività. E' il mio caso con i film di Loach, e questo suo ultimo (al momento) mi è piaciuto moltissimo, con la sua finta semplicità (la sceneggiatura del fidato Laverty funziona un po' come un domino) e le facce dei componenti del cast, così vere, anche stavolta ha toccato il mio cuore, e non posso far altro che dargli un voto alto. A differenza di Woody Allen, un regista che non sente la stanchezza dell'età.
There's no point in beating around the bush: when a work of art, including films, has political value, those who judge it are unlikely to be able to judge it objectively. This is my case with Loach's films, and I really liked this latest one (for now), with its fake simplicity (the script by the trusty Laverty works a bit like a domino) and the faces of the cast members, so real, this time too it touched my heart, and I can't help but give it a high rating. Unlike Woody Allen, a director who doesn't feel the tiredness of age.
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