No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20250601

Petra/Peter

Peter von Kant - Di François Ozon (2022)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Negli anni '70 a Colonia, Peter von Kant è un regista quarantenne che sta riscuotendo un crescente successo. Dopo aver vissuto una difficile storia d'amore, ora vive con il suo assistente Karl, che gli è totalmente devoto nonostante i maltrattamenti. Tramite Sidonie, una famosa attrice la cui carriera un tempo aveva lanciato, incontra il giovane e affascinante attore nordafricano Amir. Innamoratosi rapidamente di lui, Peter lo prende sotto la sua ala e accelera la loro relazione, scegliendolo rapidamente per il ruolo principale del suo nuovo film. Amir fa impazzire Peter di gelosia, dando il via a una serie di litigi e crudeli giochi di potere. (Wikipedia)

Operazione curiosa quella del regista francese, una specie di remake (con il sesso della protagonista cambiato da donna a uomo) di Die bitteren Tränen der Petra von Kant (1972), del nostro regista di riferimento (Fassbinder), a sua volta tratto da una sua pièce teatrale. Un bel cast, approccio (appunto) molto teatrale, risultato divertente ma che, a mio modestissimo parere, non aggiunge nulla a quanto già detto a suo tempo dal maestro tedesco.

A curious operation by the French director, a sort of remake (with the sex of the protagonist changed from female to male) of Die bitteren Tränen der Petra von Kant (1972), by our reference director (Fassbinder), in turn based on one of his plays. A nice cast, a very theatrical approach (precisely), an entertaining result but which, in my very modest opinion, adds nothing to what the German master had already said in his time.

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