Si torna verso Dubai, e mentre (adesso son riposato) ci aggiorniamo reciprocamente (su quello che succede lì e su quello che succede al paesello), il sole cala, la foschia si fa vedere (ebbene si), e l'autostrada diventa più che suggestiva.
Prima di giungere a casa (in questi due anni gli amici hanno cambiato, sono in un altro compound, ma praticamente molto molto simile a quello di prima) mi arriva un sms da Lufthansa: il volo di ritorno Monaco-Pisa è stato annullato. Minchia non si può stare in pace neppure a Dubai. Si arriva a casa e saluto Ale e le bimbe (la moglie e le due figlie di Chiko), e mi metto al pc per vedere come si può rimediare. Sembra che mi abbiano spostato tutti e due i voli al 10 aprile, e questo non va bene, anche se vorrebbe dire rimanere lì, più comodo che in hotel, per ben 9 giorni. L'indomani proviamo ad andare all'aeroporto, ufficio Lufthansa. Cominciano ad arrivare gli ospiti: sono il "gruppo" di amici dei miei amici, italiani, anzi, toscani, anche loro di stanza a Dubai. Una coppia di Volterra, con due figlie, e un'altra di Grosseto, un figlio e una figlia. Tutti simpatici. Si mangia, si beve, si familiarizza. E la cosa straordinaria è sentire i bambini che parlano con noi in italiano, e tra di loro in inglese. Ma in inglese non come noi eh.
Questa fa cagare, ma immaginatevi i dromedari. |
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