Louie - di Louis C.K. - Stagione 4 (14 episodi; FX) - 2014
Anche se è difficile da credere, è ostico dire qualcosa di nuovo che non abbia già detto in passato, a proposito delle precedenti stagioni, su Louie, che continua ad essere uno dei prodotti più atipici mai visti in tv.
Ancor più difficile da credere, il fatto che Louie, il protagonista interpretato dal factotum Louis C.K., si permette il lusso di rimanere assurdo, surreale, e paradossalmente altamente educativo. Ebbene, provate per credere, una stagione che comincia con un episodio che ruota attorno all'acquisto di un vibratore (4x01 Back), tocca l'apice della delicatezza, commozione e grandezza con il doppio episodio In The Woods (4x11-12), nel quale Louie "becca" Lilly, la figlia più grande, a fumare marijuana, e non sapendo come fronteggiare la cosa, si mette a ricordare come lui, tredicenne, scoprì la marijuana. Superbo, tra l'altro, Jeremy Renner nei panni dello spacciatore Jeff.
Incredibile Louie, che passa da una sempre splendida Yvonne Strahovski (Blake nel 4x02 Model, dove ovviamente interpreta una modella che si porta a casa Louie dopo una fallimentare serata di beneficenza negli Hamptons - Louie apre per Jerry Seinfeld), in un episodio davvero surreale e al tempo stesso spassoso, a un F. Murray Abraham (che, come ricorderete, era già apparso nei panni del padre di Louie) sempre in ottima forma.
Una sorta di filo conduttore della stagione è lo stranissimo invaghimento di Louie per Amia, la nipote ungherese, che non parla una parola di inglese, della vicina di casa di Louie Evanka (un'anziana di origini ungheresi che Louie "salva" dopo che è rimasta bloccata nell'ascensore, interpretata da una bravissima Ellen Burstyn - sempre sia lodata), e la breve storia dei due che decidono di vivere questo rapporto "a scadenza", visto che Amia entro un mese dovrà tornare in Ungheria, perché là vive suo figlio e lei non ha la minima intenzione di lasciarlo - storia che darà luogo ad un finale in stile Louie, assurdo e commovente al tempo stesso; dopo di che la stagione stessa termina con il riavvicinamento di Louie e Pamela (Pamela Adlon).
Una gemma, davvero, questa serie che non può essere rinchiusa nella definizione comedy.
Qualche altra curiosità. Amia è interpretata da Eszter Balint, violinista ungherese apparsa anche in Stranger Than Paradise di Jarmusch, Ombre e nebbia di Allen, e Mosche da bar di Steve Buscemi, e che ha suonato tra gli altri anche con Marc Ribot e Michael Gira. Appaiono inoltre in alcuni episodi Edward Burns, Skipp Sudduth, Victor Garber, e naturalmente tutta una serie di stand-up comedian statunitensi. Spassoso pure Charles Grodin nei panni del dottor Bigelow, che maltratta Louie a più riprese.
Da non perdere.
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