No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20140718

la grande valchiria del West

Great Western Valkyrie - Rival Sons (2014)

Potrei fare lo stesso discorso fatto in apertura della recensione del precedente Head Down, con la sola eccezione che non ho pensato per niente all'amico Filo. O quasi. 
Sono d'accordo con una recensione letta di recente, che osa dire, di questo Great Western Valkyrie, che sia fin'ora il miglior disco della band di Long Beach, California. Un disco godibilissimo, che affina la tecnica clonistica (si può dire? Boh) dei seventies, che li fa assomigliare un po' ai Led Zep, un po' ai The Doors, un po' ai Free, un po' ai The Animals e via aggiungendo Deep Purple, Bad Company, smussando di molto le velleità psichedeliche, divagando meno e concentrandosi sulle canzoni. Ottenendo così dei piccoli capolavori di hard rock senza tempo, a cominciare dalla straordinaria apertura di Electric Man. Non starò qui a farvi l'elenco dei pezzi fulminanti del disco. Vi basti sapere che esordisce nella formazione il bassista Dave Beste (a sostituire la defezione di Robin Everhart), che spicca su diversi brani, e che il chitarrista Scott Holiday appare in grande forma. Curiosità: tutti e dieci i pezzi hanno un "sottotitolo" oltre al titolo.
Enjoy.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bel pezzo

Anonimo ha detto...

bello, penso proprio che ni tarocco ir cd sur mulo ;-)
Bartelloni