The Get Down - di Baz Luhrmann e Stephen Adly Guirgis - Stagione 1 Parte 1 (6 episodi; Netflix) - 2016
Oggi. Un famoso artista rap, Zeke, racconta, alla sua maniera, la sua storia, ad un vasto pubblico adorante. Nel 1977, in un Bronx devastato, tra rovine, incendi, droga, povertà, Zeke, orfano di padre e madre che vive con gli zii, è uno studente adolescente, in una scuola superiore pubblica. E' innamorato di Mylene, la figlia del pastore locale Ramon Cruz, nonché nipote del boss politico locale Francisco Cruz detto Papa Fuerte; Mylene ha un sogno grande nel cassetto: diventare una cantante famosa, e andarsene dal Bronx. Ne avrebbe le possibilità, perché ha una voce bellissima.
Mylene e le sue amiche Yolanda e Regina, decidono di andare a Les Inferno, una discoteca famosissima, per impressionare il DJ locale, e procurarsi la spinta decisiva per la carriera di Maylene. Zeke, che a sua volta vuole impressionare Mylene, decide di procurarsi in qualche modo il disco rarissimo che Maylene vorrebbe ballare per impressionare il DJ. Sulle tracce dello stesso disco, c'è pure Shaolin Fantastic, un graffitista famosissimo nel Bronx ma anche un aspirante DJ, che deve procurarsi quel disco per diventare il protégée di Grandmaster Flash, un DJ leggendario.
Ho letto a proposito di The Get Down su Internazionale, ed ho capito che era una roba grossa. Non senza fatica, sono riuscito a vedere questi sei episodi, per poi scoprire che questa, nelle intenzioni dei realizzatori, non è che la prima parte della prima stagione. Al momento, però, i rimanenti episodi della prima stagione non si sa se siano ancora stati girati, e le voci dicono che andranno in onda in un qualche momento, nel 2017.
Ora, cominciamo col dire che The Get Down, a livello concettuale, ci dice un paio di cose da subito. La prima, è che Netflix ormai è una potenza televisiva a livello di HBO. La seconda è che le serie tv, se ancora ci fosse stato bisogno di una prova, sono il futuro della video arte, forse perché permettono ai registi e agli sceneggiatori di sviluppare storie complesse con un respiro decisamente più ampio. Infatti, dietro al concetto di questa serie, che, nelle parole dello stesso autore, è "una saga mitica di come New York, sull'orlo della bancarotta, abbia dato alla luce fenomeni come l'hip hop, la discomusic e il punk", ci sono dieci anni di lavoro e di studio da parte di Baz Luhrmann, un regista/sceneggiatore decisamente romantico e visionario (Romeo + Juliet, Moulin Rouge!, The Great Gatsby), che ha unito le sue forze con quelle di Stephen Adly Guirgis, regista, attore e sceneggiatore, molto attivo in teatro.
Ve ne parlo dunque per "mettervi in guardia", perché la serie è proprio come ve la potete immaginare: romantica, patinata, esageratamente romanzata e teatrale, girata con un budget enorme, visivamente grandiosa, e al tempo stesso spettacolare, farcita da un cast fatto da vecchi marpioni (Jimmy Smits - Papa Fuerte, Giancarlo Esposito - pastore Cruz) e da giovanissimi talenti perfino al debutto (straordinari i due protagonisti Justice Smith - Zeke, e Herizen F. Guardiola - Mylene) ma eccezionalmente calati nelle parti, per un risultato che davvero, sfiora l'epicità, raccontando un periodo storico non troppo lontano, ma già assurto a qualcosa di importante, quantomeno dal punto di vista musicale.
I read about "The Get Down" on an american magazine, and I realized it was a big stuff. Not without difficulty, I managed to see these six episodes, only to find that these, in the filmmakers' intentions, is not but the first part of the first season. At present, however, the remaining episodes of the first season is not known whether they are still been shot, and the rumors say that they will air at some time, in 2017.
Now, let's start by saying that "The Get Down", at the conceptual level, tells us a few things right away. The first, is that Netflix now is a television power to HBO level. The second is that the TV series, even if there had been no need for a trial, are the future of video art, perhaps because they allow the directors and screenwriters to develop complex stories with a much broader breath. In fact, behind the concept of this series, which, in the words of the same author, is "a mythic saga of how New York at the brink of bankruptcy gave birth to hip-hop, punk and disco", there are ten years of work and study by Baz Luhrmann, a director / screenwriter decidedly romantic and visionary ("Romeo + Juliet", "Moulin Rouge!", "The Great Gatsby"), which has joined forces with Stephen Adly Guirgis, director, actor and screenwriter, very active in the theater.
So I decided to talk to you about this first part of the first season, in order to "warn" you, because the series is just like what you can imagine: romantic, glossy, romanticized and overly theatrical, filmed with a huge budget, visually impressive, and at the same time spectacular, filled by a cast made from experienced actors (Jimmy Smits - Papa Fuerte, Giancarlo Esposito - pastor Cruz) and young talents even to their debut (overtime the two protagonists Justice Smith - Zeke, and Herizen F. Guardiola - Mylene) but exceptionally into their characters, for a result that really touches the epic, telling a historical period not too far, but already risen to something important, at least from a musical point of view.
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