No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20161109

Tuono artico

Arctic Thunder - Darkthrone (2016)

Mi spiace deludere i (sicuramente) molti fan dei norvegesi Darkthrone, ma per il sottoscritto, questo loro sedicesimo disco in studio è il primo. Mai avuto occasione di ascoltarli prima. E questo nonostante siano citati come piuttosto influenti, almeno per quanto riguarda il death ed il black metal. Formatisi nel 1986 nella periferia di Oslo (Kolbotn), nascono come death metal band, poi virano verso il black, e dopo vari dischi inglobano influenze speed metal, divenendo molto più crust punk, una sorta di Motorhead del black metal. Questo Arctic Thunder segna il ritorno verso sonorità black metal, seppure, ascoltando approfonditamente, si notano tutte le influenze, i passaggi, le stratificazioni.
Da lungo tempo, i Darkthrone sono un duo, formato da Fenriz (Gylve Fenris Nagell, batteria, chitarra, basso, tastiere, voce, testi; nella vita di tutti i giorni fa il postino, e recentemente è stato eletto nel consiglio comunale di Kolbotn, nonostante si dichiari apolitico. Gli è stato chiesto di candidarsi come "riserva", e la sua campagna è consistita nell'affissione di cartelli con una foto di lui con in braccio il suo gatto, e la scritta "Per favore, non mi votate") e da Nocturno Culto (Ted Skjellum, chitarra solista, basso, voce, testi; fa l'insegnante, ed ha realizzato un documentario intitolato The Misanthrope, che parla del black metal e della vita in Norvegia; è anche la voce dei Sarke), hanno collaborato con il discusso Varg Vikernes aka Burzum (più di 20 anni fa a dire il vero), ed incisero il loro debutto grazie all'aiuto dei membri dei Nihilist e degli Entombed, visto che non avevano i soldi per permettersi uno studio di registrazione.
Dopo 30 anni, quindi, di carriera, suonano ancora come dei ragazzini, in realtà, facendo della ruvidità il loro punto forte, ma, come accennato, se ascoltati con la giusta concentrazione, rivelano tutto il loro corposo background, fatto da Black Sabbath, Motorhead, tanti Celtic Frost, ma non solo. Un consiglio: anche se questo genere non è la vostra tazza di té, il giorno che vi girano veramente i coglioni, anziché rischiare la galera, mettete su questo disco.



I'm sorry to disappoint the (surely) many fans of the Norwegians Darkthrone, but for myself, their sixteenth studio album is the first (that I ever listened). I never had occasion to hear them before, honestly, but I'm a quick learner. And this despite they are being cited as quite influential, at least with regard to the death and black metal. Formed in 1986 in the outskirts of Oslo (Kolbotn), born as a death metal band, then veering towards black, and after several album incorporated speed metal influences, becoming much more crust punk, a kind of Motorhead of black metal. This "Arctic Thunder" marks the return to black metal sound, though, listening deeply, you can notice all the influences, the steps, the stratifications.
For a long time, Darkthrone is a duo formed by Fenris (Gylve Fenris Nagell, drums, guitar, bass, keyboards, vocals, lyrics, in the life of every day is a postman, and was recently elected to the city council of Kolbotn despite declares itself apolitical. He was asked to stand as a "backup", and his campaign consisted of posters with a picture of him with his cat in his arms, and the words "Please do not vote for me ") and Nocturno Culto (Ted Skjellum, lead guitar, bass, vocals, lyrics, is a teacher, and has made a documentary called "The Misanthrope", in which speaks of black metal and life in Norway, is also the voice of Sarke), they have collaborated with the controversial Varg Vikernes aka Burzum (more than 20 years ago, to tell the truth), and recorded their debut with the help of members of Nihilist and Entombed, since they did not have the money to afford a recording studio.
After 30 years of musical career, still sound like young lads, in fact, doing of roughness their strong point, but, as mentioned, if you listen with the right concentration, this album reveals all their full-bodied background, made by Black Sabbath, Motorhead, a lot of Celtic Frost, but not only. A tip: even if this genre is not your cup of tea, the day that you are really pissed off, rather than risk the jail, put on this record.

1 commento:

monty ha detto...

Lo sto ascoltando anch'io. Molto più accessibile rispetto ai loro lavori seminali, anche se il brand è sempre molto riconoscibile.
Se hai voglia e tempo ti consiglio la visione del documentario "Until the light takes us", sulla storia del black metal norvegese, con ricostruzione del periodo e interviste ai principali protagonisti della scena.
Lo trovi anche su youtube.