Madrugada, Latteria Molloy, Brescia, 4 maggio 2019
Poco dopo l'avventura norvegese che vi ho raccontato qui, la band che si riuniva per festeggiare il ventennale dall'uscita del loro album di debutto, mette in piedi un tour europeo. Addirittura tre date in Italia, Roma Milano e Brescia, non posso esimermi e scelgo quella di Brescia visto che si terrà di sabato. Con un minimo di anticipo eccomi alla Latteria Molloy, un locale dove non ho mai messo piede ma che mi piace subito, con una bella atmosfera rilassata, e che si riempie con un paio di centinaia di persone, per il concerto che comincia con un discreto ritardo rispetto all'orario annunciato, ma si sa, l'abitudine è tutta italica ed è dura a morire.
Non c'è alcuna band di apertura, e la scaletta è più o meno la solita vista e sentita ad Oslo (ovviamente senza l'ospite Ane Brun), ed è quella che i norvegesi stanno rispettando in quasi tutte le date in giro per l'Europa, cambiando qualcosa durante il lungo encore (che arriva a otto canzoni in alcune date). La prestazione è impeccabile, la band affiatata, sciolta, e il leader/cantante Sivert Hoyem si lascia andare, soprattutto verso la fine, a ringraziamenti e ad aneddoti in alcuni casi davvero gustosi (come quando racconta di come nacque il titolo del loro primo disco, appunto Industrial Silence), e, scusate la ripetizione, gustandosi l'apprezzamento sentitissimo che arriva loro dal pubblico. Durante una di queste chiacchierate/introduzioni, Hoyem si lascia perfino scappare che ci potrebbe essere un seguito a questa reunion. E noi fan siamo tutti qui a braccia aperta, aspettandoli.
There is no opening band, and the setlist is more or less the usual sight and heard in Oslo (obviously without the guest Ane Brun), and it is the one that the Norwegians are respecting in almost all the dates around Europe, changing something during the long encore (which reaches eight songs on some dates). The performance is impeccable, the band is well matched, and the leader/singer Sivert Hoyem lets himself go, especially towards the end, to thanks and anecdotes in some cases really tasty (like when he tells how the title of their first record was born, indeed Industrial Silence), and enjoying the heartfelt appreciation that comes to them from the public. During one of these chats/introductions, Hoyem even lets himself escape that there could be a follow-up to this reunion. And we, fan, are all here with open arms, waiting for them.
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