No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20141118

Guerra eterna

War Eternal - Arch Enemy (2014)

Gli svedesi Arch Enemy, creatura melodic death metal pensata da Michael Amott, figura prominente nel campo del metal estremo, chitarrista dotato e instancabile lavoratore, già nei Carnage, poi con i Carcass (anche in Heartwork) e con gli Spiritual Beggars, mi hanno sempre incuriosito, soprattutto perché, da dopo l'abbandono (voluto soprattutto da Amott Michael, precisazione dovuta perché nella band ha militato per anni anche il fratello Christopher) del cantante Johan Liiva, avvenuta tra il 2000 ed il 2001, fu sostituito da una donna, la giornalista (e cantante) tedesca Angela Gossow, piacente e soprattutto, dotata di un growling impressionante. Ma, per dirvi proprio tutta la verità, così come per altre band, li ho ascoltati senza particolare attenzione.
Stavolta, con l'uscita del nuovo War Eternal, ho deciso di approfondire: è piuttosto superfluo spiegarvi che la decisione è stata indotta dall'avvenenza particolare della nuova cantante, la canadese Alissa White-Gluz, anche lei dotata di un impressionante growling, già negli Agonist, dove alternava la tecnica del growling alle clean vocals.
Bene, devo dire che il disco è piacevole, perfino "leggero" sotto alcuni punti di vista. Le chitarre sono ovviamente graffianti, le ritmiche, gli assoli, l'uso degli armonici molto ricercati, la durezza complessiva è naturalmente un punto di forza, il cantato di Alissa potente e paradossalmente, melodico, ma nel complesso l'aggettivo melodic è più che giustificato. Importanti pure certe influenze sinfoniche, ben presenti, ma mai esagerate e stucchevoli come spesso accade con alcune band scandinave. Una serie di elementi ben bilanciati, per un risultato, come detto, piacevole, e sorprendentemente "vendibile". E' scontato dirvi che se non siete abituati al cantato in growling, avrete bisogno di un po' di tempo per digerirlo, soprattutto sapendo che proviene da un'ugola femminile, e particolarmente piacevole agli occhi (testimone né è il fatto che gli Arch Enemy fanno un uso intensivo di videoclip...).
Nelle bonus tracks, nelle varie versioni dell'album, potrete trovare due cover quantomeno curiose: Shadow on the Wall di Mike Oldfield e la mitologica Breaking the Law degli immarcescibili Judas Priest.
Altra curiosità da sottolineare, è che la Gossow è rimasta nella band con la funzione di business manager, approvando la scelta della White-Gluz come sua succeditrice.



It's undeniable that my interest for the swedish band Arch Enemy, founded by Michael Amott (Carnage, Carcass, Spiritual Beggars), depends on the good looking of the two female singers, first the german Angela Gossow, now the canadian Alissa White-Gluz. Anyway, the label "melodic death metal" is guessed about the style of Arch Enemy. Very good use of the guitars, in rythmic, solos and harmonic, impressive growling voice (especially if you think that is coming from a feminine ugola), and a dosed use of symphonic mood (read: string section). It's almost a paradox, but this kind of music is, today, enough commercial. But there's a pleasure in the listening.

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