No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20141109

primitivo e mortale

Primitive and Deadly - Earth (2014)

Ed eccolo, il successore del dittico Angels of Darkness, Demons of Light (2011 e 2012). Come prima cosa, c'è da dire che dopo anni e anni, gli Earth di Dylan Carlson tornano alla parola, o meglio, al cantato, affidando due pezzi (There Is a Serpent Coming e Rooks Across the Gate) a Mark Lanegan (del quale vi ho parlato male solo due giorni fa), e un altro, From the Zodiacal Light a Rabia Shaheen Qazi dei Rose Windows (il pezzo è molto, molto bello). La cosa non accadeva dal 1996. Giusto per la cronaca. Scompare il violoncello di Lori Goldson, usato nel dittico precedente, rimane la batteria "al rallentatore" di Adrienne Davies, il basso è affidato a Bill Herzog, le chitarre di rinforzo sono di Brett Netson dei Caustic Resin, e di Jodie Cox, oltre naturalmente a quella di Carlson, che compone tutti i pezzi (eccetto le liriche, lasciate agli interpreti, ma non nel caso di Rooks Across the Gate). Il copione non si sposta di molto: drone doom, musica dopante, ipnotica e sinuosa. Qualcuno potrebbe definirla soporifera, non è il mio caso. Una dimostrazione pratica di come si possa avere una lunga carriera, un successo di nicchia, e rendere grazie ai Black Sabbath senza clonarli, inventando un genere e generando un marchio di fabbrica. Nel video che vi allego, il primo pezzo è l'inedito Badgers Bane, presente solo nell'edizione in vinile.



The first thing that could be news, but it's not, is that on this new album of Earth, there are three songs with lyrics. It didn't happen since 1996 (Pentastar, Earth's first album). Two of these songs are sings by Mark Lanegan, another one by Rabia Shaheen Qazi (Rose Windows) and, believe me, on Earth's music is better Rabia than Mark. Anyway, lyrics apart, this new album is the natural prosecution of Earth's long and respectable career. Their music is always slow, hypnotic and is almost like a drug. It's like a dream. Please, don't wake me up.

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