No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20141119

Semi

Seeds - TV on the Radio (2014)

Non riesco a spiegare bene i miei preconcetti verso la band di Brooklyn, New York. Ma posso provare a sintetizzarli: non sopporto quando arriva una nuova band, e gli appassionati di musica gridano al miracolo perché fa figo. I TV on the Radio hanno raffigurato per diversi anni il detonatore per fenomeni di questo genere: vengono da New York, amano Bowie, sono rock ma anche elettronici, sono in gran parte di colore, vestono casual, finto trasandato, insomma, sono fighi. Probabilmente mi sono sbagliato, ma mi pareva che non si riuscissero a giudicare effettivamente per quello che facevano in musica.

Ora, una regola che provo a darmi quando parlo di dischi, è essere obiettivo. Certo, spesso per giudicare le band si pensa anche a quello che hanno fatto in passato, ma a volte bisogna dare alla cosa il giusto peso. Non è che i TVOTR siano stati delle schiappe, anzi, che sapessero scrivere canzoni era innegabile (che abbiano inventato qualcosa, quello è un altro discorso), ma c'era sempre troppo hype e poca (appunto) obiettività verso di loro (ho l'impressione che all'estero fossero più equilibrati, ma è solo un'impressione la mia). Tutti questi discorsi vengono a mancare davanti a questo disco, che è uno dei loro migliori secondo me. Sono molto d'accordo con la recensione di Dave Simpson su The Guardian, già dal titolo ("Pop emerges from darkness"). Appare evidente che la morte del bassista Gerard Smith (avvenuta nel 2011, per un cancro al fegato) ha inciso sugli umori dei restanti componenti. E, paradossalmente, appare a me molto più evidente cosa mettono in musica i TVOTR. Semplicemente una modernizzazione del mood delle grandi band della new wave, soprattutto inglese, con tocchi di classe, coretti black, elettronica dosata, buon songwriting, emozioni e una bella strizzata d'occhio al pop, alla musica popolare, ai ritornelli catchy, ora più che mai, voglio dire, su questo disco. Test Pilot (che, sempre Simpson definisce, insieme alla seguente Love Stained, "almost-adult oriented rock", favoloso), ma pure il singolo Happy Idiot, ne sono la scintillante testimonianza. Meglio di Bowie no, ma sulla buona strada. Alternative non troppo, forse prima, ma adesso sono decisamente più piacevoli da ascoltare. Sulla loro scheda Wikipedia c'è scritto indie rock: a me verrebbe da rispondere in due maniere, entrambe in inglese. La prima è "really?". La seconda è "I don't think so". Ma, in definitiva, gran bel disco. Chi se ne frega del genere.



I always hated all the hype on TVOTR. It seemed to me that there wasn't the right objectivity on judging their works. But, maybe, it was my impression, maybe it was my fault. The fact is, that this new album is a beauty. It's undeniable that the death of the bassist Gerard Smith (2011, lung cancer) had an impact on life and music of TVOTR. Paradoxically, was positive. And now, I'm able to see what they really want to do. A sort of pop prosecution of the big bands of the eighties new wave (especially english).

I totally agree with Dave Simpson that, on The Guardian, wrote "Pop emerges from darkness", and defines two songs of this "Seeds", "Test Pilot" and "Love Stained", with a wonderful neologism, "almost-adult oriented rock". But, believe me, all the album is good. As I told you: is a beauty. Finally.

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