The Good Wife - di Robert e Michelle King - Stagione 6 (22 episodi; CBS) - 2014/2015
Cary viene accusato di aver favorito un traffico di eroina per 1.3 milioni di dollari, e incarcerato. Alla Florrick/Agos comincia una lotta per racimolare i soldi della cauzione, elevatissima. Kalinda indaga per suo conto sul caso, e riannoda la relazione con un suo vecchio contatto. L'offerta fatta a Diane per unirsi alla Florrick/Agos è subordinata ad avere un voto paritario nei confronti di Alicia e Cary. Louis Canning a David Lee si insospettiscono, alla notizia da parte di Diane di andare in pensione. Un cliente di Alicia, probabilmente uno spacciatore, paga la cauzione per Cary, cauzione che lo studio stava faticando a mettere insieme. Eli, conto la volontà di Alicia e di Peter, conduce dei sondaggi su una potenziale candidatura di Alicia come State Attorney, e scopre che la donna ha buone possibilità di vincere, ma fatica un po' ad ottenere l'approvazione di Peter.
Dite e pensate cosa volete, ma The Good Wife continua ad essere un piccolo capolavoro della televisione. Una serie che con passo felpato, attraversa e sviscera la società statunitense, sicuramente da un punto di vista decisamente WASP e middle-class, ma senza dubbio molto interessante ed onesto. Come sempre, note di merito per essere sempre sul pezzo (l'attualità, per uno distratto, viene introdotta negli episodi con una naturalezza estrema, dalla Siria ai bitcoin, cosa già sottolineata nei commenti alle stagioni precedenti). Certo, la sesta stagione si concentra soprattutto sulla politica, vista la candidatura di Alicia alla poltrona che fu del marito, con il quale conserva una curiosa partnership, e mette in scena un curioso dualismo tra due candidati che si stimano a vicenda: un mondo ideale, un po' come quelli che spesso descrive Aaron Sorkin.
Julianna Margulies è la solita mattatrice dal basso profilo, spalleggiata dai sempre ottimi Matt Czuchry (Cary), Archie Panjabi (Kalinda) e Christine Baranski (Diane), e con l'assunzione nel main cast di Matthew Good (Finn Polmar), nei panni di una figura che rappresenta una sorta di "sogno proibito" per Alicia, una di quelle classiche (ancora) storie/non storie alla Sorkin.
La serie è come sempre costellata da grandi apparizioni di recurring roles d'eccezione: Chris Noth (Peter Florrick), Michael J. Fox (Louis Canning, che probabilmente, riferimento al titolo del post e dell'ultimo episodio della stagione, la prossima stagione entrerà nel main cast), Oliver Platt (R.D.), Gary Cole (Kurt McVeigh), Ed Asner (Guy Redmayne), JD Williams (Dexter Roja), Tim Guinee (Andrew Wiley). Pochi ma spettacolari i duetti tra Carrie Preston (Elsbeth Tascioni, uno dei ruoli marginali più scoppiettanti della serie) e Kyle MacLachlan (Josh Perotti).
Insomma, il 4 ottobre 2015 pronti per il primo episodio della settima stagione, che probabilmente sarà l'ultima.
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