No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20150728

Creta, Grecia - Marzo 2015 (9)

L'impostazione che ho dato ai miei viaggi corti e solitari, l'avrete forse già capita. Visto che non sono più uno a cui interessa la movida, fare tardi la sera, e che sono ormai uno abituato a svegliarsi presto, anche se non devo farlo per recarmi a lavoro, mi sveglio dunque presto, raggruppo le cose che voglio fare nella mattina e nel primo pomeriggio, e lascio la seconda parte del pomeriggio all'ozio e al riposo. Ecco, la giornata del 24 marzo è una piccola dimostrazione che non sempre questa è una scelta che paga. Da Nea Alikarnassos alle rovine di Cnosso ci vogliono 15 minuti ad andare piano, e in Grecia non è che alle 6 di mattina sono tutti al pezzo. Per farvela breve, sono il primo avventore del sito archeologico, e siccome mi hanno consigliato di prendermi una guida, prendersi una guida quando sei da solo può costare fino a 100 euro. Me la cavo con 70, e alla fine sono lì a domandarmi se ne valeva veramente la pena. Il tipo ce la mette tutta per guadagnarsi la pagnotta (e che pagnotta), ed il sito è indubbiamente interessante e discretamente mantenuto. Ricostruito e restaurato in parte, merita la visita, come avrete senz'altro potuto evincere dalle foto pubblicate nel post precedente.
Terminata la visita a Cnosso, decido di seguire il suggerimento di Sofia, e mi dirigo verso Myrtia, un piccolo, tranquillo, grazioso villaggio lì vicino, passando tra dolci colline su strade strette e deserte. E' lì che si trova il museo dedicato a Nikos Kazantzakis. Il museo è una struttura moderna, costruita nel luogo dove lo scenografo Giorgios Anemoyannis, originario anche lui di Myrtia, possedeva una vecchia casa; è lui che nel 1983 ha deciso di omaggiare il grande cretese. Kazantzakis, che come detto non conoscevo per niente fino alla mia visita a Creta, è stato uno dei più grandi scrittori e poeti europei del secolo scorso, ma fu anche giornalista, filosofo e politico, seppur particolare. Un animo sensibile, affascinato dal socialismo, viaggiatore intrigato dalle culture diverse, dubbioso sulle religioni: fu scomunicato sia dalla chiesa ortodossa che da quella cattolica, scrisse su Gesù, San Francesco, nato nel 1883 e morto nel 1957 in Germania. Il museo è intrigante, racconta della vita e dei pensieri di quest'uomo notevole, conserva oggetti personali, prime stesure, libri, video ed estratti dei film tratti dai suoi libri, lettere, e pur nella sua piccola estensione, risulta molto curato ed aiuta senza dubbio a farsi un'idea del personaggio. Mi intriga, mi affascina, ne godo. 

Termino la visita facendo i complimenti all'ingresso, mi reco nella caffetteria adiacente con annesso negozio di souvenir, mangio qualcosa mentre nella piazzetta di fronte una scolaresca ha appena terminato la propria visita. Mi rimetto in auto, torno con poca fatica in albergo, mi riposo. Scendo nel tardo pomeriggio per stampare la carta d'imbarco per il giorno seguente e trovo Sofia, mi assiste nella stampa e subito dopo intavoliamo una discussione di un'ora circa, che parte dalle mie impressioni sul museo, e termina chissà dove. Esco per cena e torno nello stesso locale da lei consigliatomi il giorno precedente. Rientro, chiacchieriamo ancora un po'.
Mercoledì 25 marzo
Mi alzo sempre troppo presto, colazione, saluti. Esco e pioviggina. Mi dirigo verso l'aeroporto dove arrivo che l'ufficio dell'AVIS non ha ancora aperto i battenti. Parcheggio l'auto, e aspetto, consegno i documenti, attendo il volo.
All'aeroporto di Atene pranzo in un locale di ispirazione italiana, dove si mangia benissimo: faccio il pollice su al cuoco prima di andare. 
Arrivo a Fiumicino, solita chiamata al parcheggio, navetta, ritiro auto, e via verso casa. Domattina a lavoro, ma tra neppure due settimane sarà Belgrado.

Nessun commento: