No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20240718

Tramonto

Sundown - Di Michel Franco (2021)
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)

Neil Bennett, un uomo tranquillo di Londra, è in vacanza ad Acapulco con sua sorella Alice e i suoi due figli, Colin e Alexa. Stanno in un albergo di lusso e mangiano in ristoranti alla moda. Giorno dopo giorno, la famiglia partecipa a una serie di attività divertenti. Neil, tuttavia, non si sta divertendo. Un giorno, ad Alice viene detto al telefono che la loro madre è in ospedale. Immediatamente la famiglia si prepara a tornare a casa. Sulla strada per l'aeroporto, Alice riceve una seconda chiamata che la informa che la madre è morta. Alice scoppia in lacrime mentre Neil rimane calmo. All'aeroporto, Neil dice di aver lasciato il passaporto in hotel, quindi il resto della famiglia parte senza di lui. Neil ha mentito riguardo al passaporto. In realtà ha deciso di restare ad Acapulco, almeno per i prossimi giorni. Fa amicizia con un tassista di nome Jorge Campos, che lo porta in un piccolo albergo. Neil passa il tempo mangiando in ristoranti economici e visitando la spiaggia. Ignora le richieste di Alice di tornare a casa e inizia a uscire con un'amichevole persona del posto di nome Berenice. Un giorno torna nella sua stanza e scopre che le sue cose sono scomparse, presumibilmente rubate ma non mostra alcuna emozione. Il giorno successivo, assiste a una sparatoria ma rimane apatico.

L'ennesimo grande film del regista messicano, sicuramente un film che non piacerà a tutti, a dispetto dell'ottimo cast e delle meravigliose interpretazioni sia di Gainsbourg (Alice) che di Roth (Neil). Un film che oserei definire filosofico, difficile da spiegare, che lavora per sottrazione e, come nota il San Francisco Chronicle, "sembra dire qualcosa sulla vita, ma non è chiaro cosa". Ed è proprio questo che a me piace, nel cinema.

Yet another great film from the Mexican director, certainly a film that not everyone will like, despite the excellent cast and the wonderful performances of both Gainsbourg (Alice) and Roth (Neil). A film that I would dare to define as philosophical, difficult to explain, which works by subtraction and, as San Francisco Chronicle notes, "seems to say something about life, but it is not clear what". And this is exactly what I like about cinema.

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