Anticipando i voleri della nostra Supply Chain, avendo già partecipato ad uno dei training che la Supply Chain Academy di gruppo propone, mi sono iscritto anche al corso "base" (Basic Supply Chain), insieme al mio capo. In principio, doveva essere di mercoledì, e a Bruxelles. Poi, è stato spostato a Lione, di venerdì. L'impegno di questa riunione del giovedì era imprescindibile e importante, quindi mi son messo a cercare una soluzione a livello di voli, ma è stato impossibile. Quindi, dato che, in teoria, da Rosignano all'aeroporto di Lione (luogo preso come arrivo per lasciare l'auto e prendere il Rhonexpress, che ci porterebbe comodamente a due passi dalla sede della nostra compagnia, dove sono già stato in settembre, e dove si svolgerà questo corso) ci sono "solo" 6 ore e 35 minuti da GPS, decidiamo di andare in auto. Per inciso, la moglie del mio capo ha lavorato spesso a Lione (lavora per la nostra stessa società), e lui ha percorso molte volte questa strada.
Il viaggio è stato pensato così: accorciarlo all'andata di un'oretta circa, prenotando un albergo nei pressi di Chambéry, più precisamente a Saint-Alban-de-Montbel, sulle rive del lago di Aiguebelette, in modo da arrivare ad un'ora decente, dormire, svegliarsi presto, fare un'oretta d'auto per arrivare a Saint Exupéry, dove lasciare l'auto e prendere il già citato treno. Quindi, si parte, con quasi un'ora di ritardo sulla tabella di marcia. L. guida, gli piace. Dopo un'ora circa, ricevo una telefonata. E' l'albergo. Mi dicono che hanno un problema, sono in overbooking per via di un gruppo che ha prenotato da loro. Non capisco bene, ma si propongono di cercare una soluzione alternativa. Spiego loro che dobbiamo andare a Lione la mattina seguente, e che torneremo per dormire la sera del venerdì, come da prenotazione. E che siamo in auto. Ci risentiamo. Proseguiamo, e arriviamo poco prima del confine verso l'ora di cena. Ci fermiamo all'autogrill prima del Frejus, deserto, dove mangiamo un panino, beviamo un caffè, e compriamo delle patatine da sgranocchiare durante il resto del viaggio. Dopo poco arriva un sms dall'albergo. Propongono una sistemazione in centro a Chambéry. Controllo l'albergo, è distante 500 metri dal parcheggio più vicino, in una zona pedonale. Dobbiamo entrare in centro. No, così non funziona, secondo me perdiamo troppo tempo. Propongo un piano alternativo a L., che accetta, rispondo via sms all'albergo che per noi non va bene, e che se accettano di non farci pagare la prenotazione, lasciamo cadere la cosa e cercheremo un'alternativa per conto nostro. Accettano. Tutto via telefono, prenoto immediatamente due notti all'NH Lyon Airport, dove sono stato per una notte a settembre, visto che avevo il volo di ritorno presto al mattino e visto che è praticamente accanto alla partenza del Rhonexpress. Per non gravare troppo sulle spese, prenoto una camera doppia. La prenotazione va a buon fine, non avevo dubbi, l'hotel è enorme, re-impostiamo l'indirizzo finale sul GPS, che segna un orario prima della mezzanotte. Si passa il traforo, e stiamo in coda per un po' appena entrati in Francia, perché il primo tratto dell'autostrada è chiusa; ci sono camion, e passiamo in mezzo ad alcuni paesini. Poi si rientra in autostrada, comincia a piovere ogni tanto, ma la strada scorre e ci si avvicina alla metà. Prendiamo sicuramente una multa, vediamo il flash nitidamente. L. mi dice che dovrebbero essere 45 euro. Nemmeno troppo. Si prosegue chiacchierando e sgranocchiando, L. guida che è un piacere, e verso le 23,15 siamo all'aeroporto. Scegliamo il parcheggio davanti all'ingresso e alla stazione TGV, ha smesso di piovere. Parcheggiamo, prendiamo i bagagli, entriamo nell'aeroporto, guido la passeggiata verso l'hotel.
In viaggio |
Arrivati al Frejus |
Casello per il pagamento del pedaggio del traforo |
In terra francese |
Finalmente, tra poco potremo riposare: l'ingresso dell'aeroporto di Lione |
Il fascino dei corridoi degli aeroporti, non riesco a spiegarlo |
Si, è stata una lunga giornata, ma l'umore è ancora alto |
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