No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20161208

Bruxelles, Belgio - Novembre 2016 (2)

Martedì 29 novembre, sveglia con un poco di mal di testa, ma passerà. Si scende per colazione e ci ritroviamo tutti, bulgari compresi. Verso le 7,15 ci avviamo a prendere l'auto e ci tuffiamo nel traffico di Bruxelles, che ci mette sempre alla prova. Arriviamo in orario, e scopriamo che la sala prenotata è insufficiente come capienza. Si cambia al volo, e si perde un po' di tempo sulla tabella di marcia. Si discutono problematiche comuni, poi ci sono ospiti, un greco colossale, sentito di nome ma mai visto di persona, per informazioni sul marketing e sulla "guerra" che ci aspetta contro la concorrenza. Pranzo nel ristorante aziendale, poi pomeriggio incontro con il Front Office export, vecchie conoscenze (la collega che mi ha invitato in Thailandia, adesso rientrata in sede, la sua collega più anziana, grande lavoratrice e persona simpaticissima, una collega serba e un altro di origini congolesi, già esperti, poi la collega messicana, assunta già in giugno, e, mai vista, una nuova collega, assunta due mesi fa, di origini armene, una ragazza veramente molto bella), per discutere di problematiche che ci legano ma che a volte ci creano problemi. Si imparano cose nuove. Si torna con lavori da fare. Va bene così. Verso le 16, rompete le righe. Fumo una sigaretta all'esterno mentre facciamo compagnia al collega spagnolo che aspetta il nostro capo belga che lo accompagna all'aeroporto di Zaventem (anche lui deve prendere un volo), e vedo uscire una che mi pare di conoscere... è la collega livornese assunta da qualche mese, già conosciuta. La salutiamo, la presento agli altri. Saliamo in auto, e si parte verso Charleroi. Anche questa volta il traffico è piuttosto clemente, e non ci impieghiamo troppo tempo. Mi rimane ancora una volta un dubbio: ogni volta che imposto il GPS per fare questa strada, imbocco il Ring nella direzione opposta a quella che mi suggerirebbe il navigatore, perché sono convinto che questa strada è più veloce, e ogni volta, come detto, mi vengono i dubbi. Prima o poi dovrò fare di testa "sua". Giusto per curiosità. Nelle vicinanze dell'aeroporto, cerchiamo una pompa di benzina, riempiamo il serbatoio. Torniamo al parcheggio sotterraneo dove ci sono tutti i "terminal" delle società di noleggio auto, parcheggiamo, aspettiamo l'ispezione, tutto ok, chiamo il taxi, attendiamo nemmeno 5 minuti e saliamo. Destinazione, il solito Hotel Balladins. Check in, un passaggio in camera, e siamo lesti per la cena. Chiacchiere in libertà, e la stanchezza ha la meglio. Ma io, dopo la sigaretta, mi metto a lavorare, fino alle 23 passate. Domattina la sveglia è alle 4.

Come anticipato, non sono granché, ma ho cercato di fotografare questi simpatici giochi di luce sulla Tour Rogier

Il "fungo" in Place Rogier
A destra, la Tour Rogier
blabla

Si torna a casa
Mercoledì 30 novembre è dura, ma va fatta. Colazione per me light, check out (si forma una certa fila alle 5), taxi/navetta, aeroporto, controlli, acquisti al duty free (la classica scatola di cioccolatini buoni e costosi, da portare al resto della squadra), via al gate, attesa, sperando che non ci siano problemi (ho impegni già alle 11), mia sorella mi dice che i problemi all'aeroporto di Pisa ci sono stati anche ieri, ma per fortuna, va tutto liscio, e si parte in orario, 7,05, e si arriva con un leggerissimo anticipo. Parcheggio, auto, autostrada, ed eccoci in ufficio alle 9,41...
Alla prossima.

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