Black Mass - di Scott Cooper (2015)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
South Boston, 1975. James Bulger detto Withey, di famiglia irlandese, è a capo della Winter Hill Gang, banda che controlla gioco d'azzardo e spaccio di droga in quella parte della città. Il suo braccio destro è Stephen Flemmi, il suo sicario è Johnny Martorano, la sua guardia del corpo è il nuovo arrivato Kevin Weeks. I rivali della Winter Hill sono i Fratelli Angiulo, nel North End; fanno parte della mafia del New England.
Mentre questa guerra comincia ad acuirsi, l'agente FBI John Connolly torna in zona. John è un vecchio amico di Withey, è cresciuto insieme a lui e al di lui fratello William Michael Bulger detto Billy, adesso Presidente del Senato del Massachusetts. Connolly ha in mente un'idea folle: riuscire ad infiltrarsi tra gli Angiulo, e convincere Withey a diventare un informatore dell'FBI. Whitey è ovviamente molto riluttante all'idea, ma comincia a valutare l'idea attentamente, soprattutto per i benefici e le coperture che potrebbe portare a lui, alla sua banda e ai suoi cari. L'omicidio di un membro della Winter Hill da parte degli Angiulo lo convince definitivamente. Comincia così una delle pagine più nefaste della storia dell'FBI.
Terzo film del giovane regista della Virginia Scott Cooper, del quale ricorderete senz'altro Crazy Heart, seguito poi da Out of the Furnace (Il fuoco della vendetta). Cooper, a giudicare anche da questo ultimo film, sembra orientato a blockbusters di tradizione classica, ma ben fatti e corroborati da cast corali piuttosto importanti. Il film è scuro e coinvolgente, e la performance di Johnny Depp nei panni di Whitey Bulger (trucco compreso) lascia davvero il segno. Probabilmente, avrebbe meritato qualcosa di più. Tra i non protagonisti, ottimi Joel Edgerton (Connolly), Benedict Cumberbatch (Billy Bulger), e la solita faccia un po' così di Jesse Plemons (Weeks). Come detto, il cast è ricco, divertitevi a scorrerlo.
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