Billions - Di Brian Koppelman, David Lieven e Andrew Ross Sorkin - Stagione 1 (12 episodi; Showtime) - 2016
Bobby Axe Axelrod è la moderna incarnazione del sogno americano. Sopravvissuto all'11 settembre, affascinante, deciso e carismatico, dirige un hedge fund con uffici (elegantissimi) in Connecticut. Generoso, amatissimo dalla comunità e dall'opinione pubblica, eppure, la SEC (Securities and Exchange Commission) pensa che Axelrod sia "sporco", che compri informazioni, e che i suoi successi siano basati su truffe o insider information. In particolare, questo è quello di cui è convinto Chuck Rhoades, Procuratore del distretto sud di New York. Rhoades è probabilmente il Procuratore di maggior successo attualmente, con un "record di imbattibilità" di 81 vittorie contro nessuna sconfitta, nei casi che ha imbastito; ecco uno dei motivi per cui Rhoades è titubante. Niente caso finché non c'è la certezza. Un altro valido motivo è che Wendy, la bella moglie di Chuck e madre dei suoi due figli, è un'affermata psichiatra che lavora, ottimamente retribuita (molto più di Chuck), come coach motivazionale, alla Axe Capital (l'hedge fund di Axe). C'è da dire che Rhoades è, nella vita privata e sessuale, un masochista convinto (e anche un po' malato), e la moglie Wendy si presta volentieri al ruolo di Dominatrix.
Naturalmente, Rhoades vorrebbe che la moglie lasciasse la Axe Capital, ma Wendy declina l'invito (anche se ci pensa), e Rhoades è fortemente frustrato dalla situazione. Dalla parte opposta, Axe gode della situazione, e capisce di essere nel mirino non solo della SEC, ma anche dell'FBI, grazie alla sua spiccata intuizione, e all'aiuto del suo fixer. Vorrebbe acquistare una splendida villa da 83 milioni di dollari, ma tutti i suoi consiglieri gli suggeriscono di non farlo, in una situazione come questa: anche l'opinione pubblica gli si rivolterebbe contro. Ma Axe è Axe, e alla fine, decide di comprare. Rhoades non resiste, e comincia a montare il caso. E' guerra, senza esclusione di colpi.
Era per me impossibile resistere a questa nuova serie Showtime, della cui "partenza" ho saputo giusto osservando gli sneak peek sul finale di un'altra serie. Damian Lewis (Axe), Paul Giamatti (Chuck Rhoades), e poi anche Maggie Siff (Wendy Rhoades), Malin Akerman (Lara, la moglie di Axe), Toby Leonard Moore (Bryan Connerty, il braccio destro di Rhoades), David Costabile (Wags, braccio destro di Axe).
E devo dire che non sono rimasto per niente deluso dalla prima stagione di questa serie che probabilmente andrà avanti per qualche stagione (la serie è stata rinnovata per la seconda già dopo un paio di episodi, i dati di audience sono soddisfacenti), una serie che non presenta praticamente personaggi positivi, che abusa di colpi di scena, e che ci dipinge uno scenario drammaticamente corrotto del mondo della finanza.
Forse non sarà il massimo dal punto di vista "passionale" (non è che si freme per l'episodio seguente), ma la confezione è splendida (una fotografia fichissima, tra l'altro), la storia affascinante, e le prestazioni degli attori importanti. Lewis non sfigura affatto di fronte ad un mostro sacro quale Giamatti, e, debbo dire, neppure la Siff. Vedere Giamatti in latex, poi, è abbastanza impagabile (anche Lewis con la t-shirt di Master of Puppets ha il suo perché). Così come i Metallica al completo, che si esibiscono in un cameo collettivo.
Nessun commento:
Posta un commento