Gore - Deftones (2016)
Ottavo album per la band di Chino Moreno e Stephen Carpenter, i Deftones che, confesso, avevo un po' dimenticato. Eppure, a pochi anni dal festeggiare i vent'anni di carriera (fondati nel 1998), e dopo aver subito la morte di un componente (il bassista Chi Cheng, dopo il coma conseguente all'incidente del 2008, è morto nel 2013), continuano a suonare musica bella e toccante, emozionante e intensa, che ormai va oltre decisamente all'etichetta nu metal, e prosegue nel tentativo di incontrare una mediazione perfetta tra le influenze metal di Carpenter, che anche su questo Gore inanella un rifferama indavolato e ammirevole, e quelle new wave di Moreno. Gore è un viaggio quasi psichedelico, alla ricerca di melodie quasi emo e ritmiche dannatamente metal, con passaggi arpeggiati deliziosi, assoli ispirati, e una sezione ritmica massiccia e impeccabile. A voi eleggere la vostra preferita: io voto Phantom Bride, dove figura come guest nientemeno che Jerry Cantrell.
Eighth album for the band of Chino Moreno and Stephen Carpenter, the Deftones which, I confess, I have forgotten a little. Yet, a few years from celebrating twenty years of career (founded in 1998), and after suffering the death of a member (bassist Chi Cheng, resulting in a coma after the accident in 2008, he died in 2013), continue to play beautiful and touching music, exciting and intense, which now goes far beyond the simple label of "nu metal", and continues in an attempt to meet a perfect mediation between the metal influences of Carpenter, that on this "Gore" paints a indavolato and admirable rifferama , and the new wave's influences of Moreno. "Gore" is an almost psychedelic journey, looking for almost emo melodies and damn metal rhythmics, with delicious arpeggiated passages, inspired solos, and a massive and flawless rhythm section.
It's up to you to elect your favorite song: I've already voted "Phantom Bride", where Jerry Cantrell figure as a guest.
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