No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20170321

Procedimento

Process - Sampha (2017)

Dopo due EP (Sundanza, 2010, e Dual, 2013), il 3 febbraio 2017 ecco il debutto sulla lunga distanza del cantante, compositore e produttore inglese Sampha Sisay, in arte Sampha. Ne avevo sentito parlare, ma mai ascoltato. Devo dire che, leggendo le etichette che vengono usate per incasellarlo e dare un'idea (non sono contrario), electronic, alternative R&B e soul, mi è venuto da coniarne un'altra, ma magari ci ha già pensato qualcuno: electronic soul. Si, Process è un disco estremamente raffinato e piacevole, contiene miriadi di influenze black (e non solo: come non riconoscere l'influenza world di Peter Gabriel in Kora Sings, giusto per dirne una). La voce di Sampha si colloca tra quei falsetti soul che tanto piacciono e che sono effettivamente efficaci, e qualcosa di maggiormente vellutato. La musica è ovviamente, basata sull'elettronica moderna, ma non risulta mai invadente, debordante, travolgente (e quest'ultima negazione potrebbe essere un difetto, ma stiamo parlando comunque di soul): e per il suono, il punto di arrivo che, credo, si sia prefisso Sampha, è proprio quello che ci vuole. (No One Knows Me) Like The Piano è, come molti altri del disco, una ballata stupenda, che descrive, probabilmente, il mondo di Sampha, e dimostra cosa può fare.



After two EPs ("Sundanza", 2010, and "Dual", 2013), February the 3rd, 2017 was released the debut full length for the English singer, composer and producer Sampha Sisay, aka Sampha. I had heard about, but never listened. I must say that reading the labels that are used to pigeonhole and give an idea (I'm not against), electronic, alternative R & B and soul, I came to coining another one, but maybe someone has already thought of: electronic soul. Yes, "Process" is an extremely refined and pleasant album, contains myriads of black influences (and beyond: how not to recognize the world influence of Peter Gabriel in "Kora Sings", just to name one). The Sampha voice is between one of those soulful falsetto that both like and that are actually effective, and something more velvety. Music is obviously based on modern electronics, but is never intrusive, overflowing, overwhelming (and the latter denial could be a flaw, but we are still talking of soul music): and the sound, the end point that, I think, Sampha prefixed for himself and his music, that's what it takes. "(No One Knows Me) Like The Piano" is, like many other songs of the album, a very beautiful ballad, describing probably the world of Sampha, and demonstrates what he can do.

Nessun commento: