No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20171004

Luogo buio e freddo

Cold Dark Place - Mastodon (2017)

Nonostante i molti detrattori degli ultimi album, per me anche l'uscita di un EP da parte dei Mastodon è un avvenimento da non trascurare assolutamente. Stranamente, questo quattro pezzi mi dà l'impressione di essere decisamente razionale ed in linea con il percorso che la band di Atlanta, Georgia, sta percorrendo; dico stranamente perché, al contrario, i quattro pezzi sono delle cosiddette outtakes, dei pezzi registrati durante le sessioni di un album e poi non usate per quell'album. North Side Star, Blue Walsh e Cold Dark Place sono dunque state registrate durante la sessioni di Once More 'Round the Sun (2014), mentre Toe to Toes apparteneva a quelle per Emperor of Sand (2017). Quindi, la trovo una mossa intelligente e coerente. Ma non stiamo qui a filosofeggiare: i pezzi sono molto belli, a mio parere, e hanno come comune denominatore di non essere pesantissimi, ma di contenere, almeno in parte, atmosfere acustiche e ritornelli dannatamente orecchiabili. Eppure, la complessità delle composizioni mastodoniane è lì, nei vostri orecchi durante l'ascolto. Coraggiosi cambi di tempo, riff superbi, assoli da ricordare, una compattezza e un livello di stratificazione ammirevole. Quattro pezzi che ne valgono quaranta di molte altre band. Enjoy.



Despite the many detractors of the latest albums, for me the release of a EP by the Mastodon is an event not to be neglected. Strangely, these four tracks give me the impression of being definitely rational and in line with the path that the band from Atlanta, Georgia, is going through; I say strangely why, on the contrary, the four tracks are so-called outtakes of the pieces recorded during an album session and then not used for that album. North Side Star, Blue Walsh, and Cold Dark Place were recorded during the sessions for Once More 'Round the Sun (2014), while Toe to Toes belonged to the ones for Emperor of Sand (2017). So I find it a smart and consistent move. But we are not here to philosophize: the songs are very beautiful, in my opinion, and have as common denominator not to be too heavy, but to contain, at least in part, acoustic atmospheres and damn catchy refrains. Yet, the complexity of the Mastodonesque compositions is there, in your ears while listening. Brave changes of time, superb riffs, solos to remember, a compactness and an admirable layer of stratification. Four songs that worth forty of many other bands. Enjoy.

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