No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

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Berna (Svizzera), Vaduz (Lichtenstein), Lubiana (Slovenia) - Settembre 2017 (2)

Mi fermo nei pressi dello stadio (dove 10 giorni prima si è giocata la partita di qualificazione agli Europei di calcio contro la Spagna, ci sono ancora i cartelloni), e scatto velocemente la foto al castello che fa da residenza ai Principi, prima di costeggiare il ponte di legno. Via, direzione Chiasso, e poi Italia.



Dopo un'oretta mi fermo in un grande autogrill per mangiare qualcosa. Ci sono posti a sedere e una sorta di ristorante, ma non mi piace quel che vedo e quindi panino e patatine. Mi siedo su una panchina all'esterno, la giornata è ancora nuvolosa. Riparto, e manco a farlo apposta, più si va verso il Bel Paese e più la giornata migliora. All'altezza del San Bernardino un po' di pioggia, poi si scende, è ancora lunga, fermata tecnica prima di costeggiare il lago di Lugano, e poi via verso Chiasso e la frontiera. Mi fermo di nuovo al primo autogrill italiano, primo pomeriggio, giornata da 20 gradi ormai. Mi rilasso, mi metto a velocità di crociera, e sono sulla Torino - Venezia. Stacco la musica e metto sulla mia radio preferita. Si fa quasi sera, arrivo all'albergo prenotato, check in, sono quasi le 20, mangio al ristorante dell'hotel (molto interessante), mi ritiro, un po' di serie, e a nanna, che anche domani ci sono chilometri da macinare.
Domenica 17 posso prendermela abbastanza comoda, sveglia, doccia, colazione, alle 9 sono in strada. Padova, passante di Mestre, mi fermo al primo autogrill immediatamente dopo per un caffè e la vignetta settimanale per le autostrade slovene: 15 euro, quasi il doppio di quello che avevo letto sul sito dell'ACI. L'autostrada si restringe, mi ricordo questo tratto fatto qualche volta per andare a Porto Nogaro, meno male che di giorno e con il sole non è poi così male. Avanti, verso il Carso, e si nota. Mi sono avanzate delle patatine da ieri, siamo quasi alle 12 quando passo la frontiera, decido di arrivare a Lubiana, magari pranzo lì. Dopo qualche decina di chilometri sloveni, lavori in autostrada, traffico domenicale, in coda perdo una buona mezz'ora. Il tempo peggiora, finisce la coda, arrivo all'hotel che sono quasi le 14. Hotel grande e nuovo, camera grande, mi faccio un sonnellino. Verso le 17 scendo al bar dove mangio qualcosa e mi bevo una birra, torno in camera e mi vedo qualche serie in attesa delle 20, orario di inizio concerto: in auto sono 5 minuti. All'ora, mi muovo. Trovo il posto, ma il parcheggio è complicato, perdo qualche decina di minuti, e parcheggio a qualche minuto a piedi. Scendo e vado: arrivo davanti al locale e la coda è abbastanza lunga.

Arch Enemy + Jinjer, domenica 17 settembre 2017, Cvetlicarna (Lubiana, Slovenia)
Dopo una decina di minuti, improvvisamente la coda inizia a scorrere velocemente, sono dentro. Passo attraverso uno stanzone dove non vedo palco, non può essere qui, ma c'è un sacco di gente che sta guardando un maxi schermo. Finale Europei di basket, Slovenia-Serbia. E ci credo. Entro dentro al locale dove si svolgerà il concerto, faccio ricognizione, mi prendo una birra, mi siedo. Con un'ora abbondante di ritardo sull'orario attaccano gli ucraini Jinjer, djent melodico con cantante donna che alterna growl a clean, già ascoltati su disco, si apprezzano. Mi muovo, e dal piano superiore scendo in basso, mi posiziono vicino ai bagni, a 5 metri dal palco e appoggiato al muro. Vedrò di sbieco ma mi stancherò meno, c'ho un'età. Verso le 22 gli addetti alla sicurezza muovono delle transenne, e mi rendo conto che la band entrerà giusto da qui, mi scorrono vicinissimi, Alissa è bassina, ma un po' più alta della cantante dei Jinjer (veramente bassa). Attaccano e ci danno dentro.
La scaletta è quella del live As the Stages Burn!, con qualche pezzo tolto per far posto agli estratti dal nuovissimo Will to Power. Super professionali, nessuna sbavatura, anche Alissa percorre un copione molto simile a quello del live già citato, con qualche novità (riferimento alla partita appena vinta dalla nazionale slovena di basket, disco nuovo, ecc.). Molto teatrale, dinamica quanto basta, e il suono nel complesso è più che accettabile. Dopo un'ora abbondante ritengo che siano arrivati quasi alla fine, faccio il giro per avvicinarmi al banco del merchandising ma non riesco a raggiungerlo, decido di andarmene. Mi perderò solamente due pezzi, ma la cosa "divertente" è che piove, e mi faccio un buon bagno nei quasi 10 minuti che impiego per raggiungere l'auto. Riscaldamento a manetta, 5 minuti per tornare all'hotel, un po' di difficoltà per trovare un posto nel parcheggio interno, sono in camera e sotto la doccia calda a mezzanotte. 


Lunedì 18 me la potrei prendere molto comoda, ma alle 8 sono sveglio. Tempo così così, scendo per colazione, e alla fine alla 9 o poco più sono di nuovo in strada, direzione casa. Mi fermo a mangiare qualcosa all'altezza di Bologna, nel pomeriggio sono a casa. Va bene così. Domani si vola.

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