No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20171027

Sognatore di eventi futuri

Berdreyminn - Solstafir (2017)

Devo dire molto onestamente, che più ascolto il nuovo, e sesto album per gli islandesi Sólstafir ("raggi crepuscolari" in islandese), più mi pento di non aver loro dato una chance in passato. Tra l'altro, la motivazione per la quale mi sono deciso ad ascoltarli, nasce dall'interesse per Myrkur, e dal fatto che tra poco andrò a vederla in concerto, ma lei non è l'headliner, bensì proprio gli islandesi. Dunque, riprendo alcune definizioni che la stampa specializzata ha usato per tentare di spiegare il suono dei Sólstafir: "suonano come gli Hellacopters che vanno alla scuola d'Arte, facendo un sacco di valium"; "immaginatevi Nacthmystium, Alice in Chains e Neurosis che si ubriacano ascoltando DCLXVI: To Ride, Shoot Straight and Speak the Truth degli Entombed"; "i Sigur Rós che suonano metal". Ecco, sono sicuro che non ci avete capito granché, ma in effetti, anche solo l'ascolto di questo nuovo disco, fa capire che questa band è difficile da inquadrare. Atmosfere dilatate e tendenti all'epico, sensazione straniante ascoltando cantare in una lingua poco musicale come appunto l'islandese, basi rock e più death 'n' roll che metal, suoni non ortodossi ma grezzi al punto giusto per guadagnarsi molti ascoltatori, appunto, in campo metal, ma soprattutto, post metal (tanto è vero che pubblicano per la Season of Mist), cambi di tempo repentini che modificano completamente l'atmosfera dei pezzi. Decisamente interessanti.



I have to say very honestly, that the more I listen to the new, and sixth album for the Icelandic Sólstafir ("crepuscular rays" in Icelandic), the more I regret not have given them a chance in the past. Among other things, the motivation for which I decided to listen to them came from my latest interest for Myrkur, and the fact that I will soon see her in concert, but she is not the headliner, but the Icelanders themselves. So, taking some definitions that the specialized press used to try to explain the sound of the Sólstafir: "Sounds like The Hellacopters if they went to art school and did a lot of Valium"; "Imagine if Nachtmystium, Alice in Chains, and Neurosis got hammered while listening to Entombed's DCLXVI: To Ride Shoot Straight and Speak the Truth – it would sound something like this"; "Sigur Rós goes metal!". Here, I'm sure you did not understand much, but in fact, just listening to this new record, it makes sense that this band is difficult to frame. Atmospheres dilated and tending to epic, strange feeling listening to sing in a less musical language like Icelandic, rock bases and more death 'n' roll than metal, non - orthodox but rough sounds, to the point to earn many listeners, in the metal field, but above all, in the post metal one (so much so that they publish for Season of Mist), sudden changes of rhythm that completely modifies the atmosphere of the tracks. Definitely interesting.

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