Giudizio sintetico: da vedere (4/5)
Nelly, otto anni, ha appena perso la nonna materna. I suoi genitori si ritirano nella casa d'infanzia di sua madre per svuotarla. La madre di Nelly è profondamente turbata dall'intero processo e se ne va durante la notte senza salutarla. Uscendo nel bosco per giocare, Nelly incontra una ragazza della sua età che sta costruendo un forte. La ragazza, Marion, è estremamente amichevole e invita Nelly ad aiutarla. Quando inizia a piovere, Marion porta Nelly a casa sua. Dopo che Nelly spiega che sta visitando la zona dopo la morte di sua nonna, Marion le dice che sua nonna, anche lei di nome Nelly, è morta di recente. Attraversando la casa, Nelly si rende conto che è la casa di sua nonna e Marion è sua madre. Allarmata, fugge e si sente sollevata quando torna a casa e ritrova suo padre nel presente.
La regista francese ci ha abituati a film particolari, che affrontano sempre temi complessi, ma sempre con risultati estremamente interessanti. Stavolta è il turno del lutto, e ovviamente, lo affronta in maniera inusuale, poetica, delicata, intensa, surreale ma di grandissimo impatto, e splendidamente recitata. Un film davvero bellissimo.
The French director has accustomed us to particular films, which always deal with complex themes, but always with extremely interesting results. This time it's her turn to grieve, and obviously, she faces it in an unusual, poetic, delicate, intense, surreal but very impactful way, and splendidly acted. A truly beautiful film.
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