Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
1936. Il giovane Giovanni Comini, convinto sostenitore del Partito Fascista, viene promosso governatore federale di Brescia. Poco dopo la sua nomina, Achille Starace gli affida una missione cruciale per il suo talento poetico: entrare nelle grazie del grande poeta Gabriele d'Annunzio e spiarlo per conto del regime. Il poeta è da tempo insofferente al fascismo e poiché una nuova guerra è alle porte, Starace teme che se una persona di tale popolarità si esprimesse contro l'alleanza tra Mussolini e Hitler, la fiducia popolare sarà minata.
Un bel cast, con un gigantesco Sergio Castellitto nei panni di un D'Annunzio non macchiettistico, per un film che prova a raccontare una delle tante contraddizioni del ventennio fascista in maniera composta. Niente male.
A nice cast, with a gigantic Sergio Castellitto in the role of a non-comicality D'Annunzio, for a film that tries to tell one of the many contradictions of the twenty years of fascism in a composed way. Not bad.
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