No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110130

di mamma ce n'è una sola


The Mother - di Roger Michell 2004


Giudizio sintetico: da vedere (4/5)

Giudizio vernacolare: boiadé, grande carattere la nonna


Un film decisamente disturbante, che vale la pena vedere, soprattutto per costringerci a ricordare che tutti, anche gli over 60, hanno diritto ad una vita piena, anche sessualmente parlando.


Dopo una partenza quasi "fotografica", il film si sviluppa nei dialoghi (la sceneggiatura è di Hanif Kureishi, scrittore già saccheggiato e complice dal cinema inglese), anche se non si ha l'impressione di trovarsi di fronte ad una pellicola piena di parole. Intrisi di banalità e bugie quelli dei "giovani", soprattutto dei figli, scarni ma efficaci quelli dei "vecchi". Man mano che si va avanti, la tendenza si inverte, e finalmente i figli, esasperati dalla schiettezza e dalla inaccettabilità sociale del comportamento della madre (che nel frattempo è rimasta vedova, si rifiuta di tornare a casa, si installa a Londra dai figli, si gode la vita e la città e intreccia una relazione con l'uomo della figlia), si sputano addosso cattiverie e veleni, coinvolgendo anche chi sta loro vicino, mentre la madre ritorna a mentire, cosa che in fondo ha fatto durante tutta la sua vita "sottomessa", mentendo anche a se stessa. Deragliano così tutte le fasce d'età presenti nel film, davanti al festival dell'ipocrisia, finché, dopo una penultima suggestiva sequenza durante la quale la madre se ne va dalla casa del figlio salutata nella falsità generale, decide di riprendersi la propria vita finché è in tempo.


Coraggioso.

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