No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130916

la signora elettrica

The Electric Lady - Janelle Monáe (2013)
La copertina

Devo dire onestamente che quando ho saputo dell'uscita del nuovo disco di Janelle [quelli bravi dicono che sia il secondo, in quanto il primo Metropolis: Suite I (The Chase) è considerato un EP], ero abbastanza eccitato (in senso musicale). Come espresso proprio in sede di recensione del disco precedente, che fu una discreta rivelazione, mi sento un po' orfano delle due superstar della musica nera (parlo di Lauryn Hill ed Erykah Badu), e quindi ci voleva. Ma mi trovo, purtroppo, d'accordo con chi sostiene che questo The Electric Lady sia un disco ben fatto, godibile, dotato anche di buone canzoni, professionalmente e musicalmente ineccepibile, ma non spacca. Manca qualcosa per il capolavoro, perché la ballerina Janelle possa considerarsi ai livelli delle due ladies citate prima.

La copertina della Target-exclusive edition

E' un disco bello, ma freddo, quasi congelato, plastificato in quella perfezione neo soul che non permette, ovviamente, di "scaldarsi" durante l'ascolto, di calarsi completamente in quella dimensione catartica che, solitamente, fa si che la compenetrazione dell'ascoltatore con il disco sia perfetta, e che si riesca ad apprezzare appieno.
La Monáe si destreggia lungo tutte le coordinate della musica black, sciorina tutta una serie di featuring a volte importantissimi (Miguel, Solange Knowles, ma soprattutto Esperanza Spalding, la stessa Erykah Badu, e niente popo' di meno che Prince), esegue i compiti diligentemente, adattandosi di volta in volta all'ospite, oppure spaziando in lungo e in largo nel pentagramma e, come detto, nei generi, ma non indovina mai la zampata vincente. Tanti pezzi carini, leggeri, ma facilmente dimenticabili. Probabilmente il pezzo migliore è Electric Lady con Solange (la sorella di Beyoncé, non il sensitivo televisivo livornese).
Ennesimo concept album, il disco in questione rappresenta la quarta e la quinta suite della sua opera concettuale Metropolis (le suites saranno sette in totale). Per approfondimenti, vi rimando alla recensione del disco precedente. Vari interlude sono frapposti tra i pezzi, con altri personaggi di questa immaginaria saga.

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