No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130901

tutto ciò per questo

All That For This - Crystal Bowersox (2013)

Runner-up (che vuol dire finalista, seconda classificata, così apriamo anche la rubrica "impara l'inglese con fassbinder") della nona edizione di American Idol, la ventottenne statunitense di Elliston, Ohio effettivamente ha del talento. Segnalatami dal solito amico Monty (che ancora non ho capito se la conosce o se l'ha solo trovata sulla colonna delle country girl, e conoscendo il mio debole per le signorine che cantano mi ha segnalato il nome), ho ascoltato i suoi dischi (il debutto Farmer's Daughter del 2010 e questo secondo All That For This uscito a fine marzo 2013) un po' distrattamente, non rimanendone particolarmente colpito. Ultimamente ho approfondito la "conoscenza" con questo All That For This e, seppure non trovi gli appigli per "innamorarmene", devo dire che la signorina (credo lo sia ancora, signorina) ci sa fare, ha una gran bella voce, calda e potente, e, un'altra cosa che mi ha colpito positivamente, non è la classica country girl, modo di dire tutto mio per descrivere una donna che suona americana. C'è, infatti, un po' di tutto nelle sue canzoni, e un "modo di fare" disinvolto per affrontare molte nuance musicali. Se l'apertura col primo singolo (il cui video trovate allegato qua sotto) Dead Weight è un classico country pop robusto e orecchiabilissimo, già dalla seguente Movin' On si capisce che Crystal ha una vasta gamma di articoli da proporre: ascoltatela e ditemi se non ha un sapore decisamente jazzy. Everything Falls Into Place addirittura viene introdotta da chitarrine caraibiche e quasi surf, con un andamento che potremmo aspettarci da Jack Johnson o da Donavon Frankenreiter. Proseguendo, con Home ci troviamo ancora di fronte ad una americana pop infarcita di fiati ed arrangiamenti ricercati. Forse un po' troppo. Con I Am sentiamo perfino delle chitarre che odorano di bossa nova.
Ecco, il problema sta anche qui, oltre ad un songwriting un po' stereotipato. Quindi, né l'apparizione di Jakob Dylan su Stitches, né la produzione di Steve Berlin dei Los Lobos riescono a fare di All That For This un disco memorabile. Piacevole si, ma non eccezionale. Probabilmente il talento, quantomeno vocale, c'è, manca il resto.


2 commenti:

Filo ha detto...

meglio non commentare la copertina.

jumbolo ha detto...

ma guarda, ho visto un po' di foto della ragazza, e non capisco perché, ha scelto proprio quella dove è presa peggio. boh.