No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20190201

Paleozoico

Phanerozoic I: Palaeozoic - The Ocean Collective (2018)

Il 2018 (scusatemi, ma la serie "cosa mi sono perso" non è ancora terminata, e probabilmente durerà per tutto il 2019) ci ha regalato anche il settimo disco del collettivo tedesco The Ocean, un progetto a me del tutto sconosciuto fino a pochi mesi fa, ma che ho fortunatamente recuperato. La band è appunto, più un collettivo (circa 40 musicisti hanno ruotato, o tutt'oggi ruotano attorno ai The Ocean), che è diretto da Robin Staps, chitarrista e compositore principale. Come altri loro dischi, questo contiene le versioni degli stessi pezzi anche strumentali. Sono passati attraverso diversi cambiamenti di stile, ma possiamo descriverli come progressive metal, che ingloba influenze quali Tool, Neurosis, Oceansize e via discorrendo. Il disco combina potenza e classe, oltre a liriche piuttosto particolari, ovviamente riferite alle ere geologiche terrestri (ma in passato la band si è "occupata" anche di critiche feroci verso la Chiesa Cattolica, in Heliocentric e Anthropocentric, ovviamente, visto il loro interesse per la scienza), ed è quindi un disco piacevole per palati robusti, ma interessati a contenuti non usuali, anche a livello musicale.



2018 (sorry, but the series "what I missed" is not finished yet, and probably will last for the entire 2019) has also given us the seventh record of the German collective The Ocean, a project completely unknown to me until a few months ago, but that fortunately, I recovered. The band is indeed more a collective (about 40 musicians have rotated, or still revolve around The Ocean), which is directed by Robin Staps, guitarist and main composer. Like their other records, this contains versions of the same tracks also instrumental. They have gone through different style changes, but we can describe them as progressive metal, which incorporates influences such as Tool, Neurosis, Oceansize and so on. The album combines power and class, as well as quite particular lyrics, obviously referring to terrestrial geological eras (but in the past the band has also "occupied" of fierce criticism towards the Catholic Church, in Heliocentric and Anthropocentric, obviously, given their interest for science), and is therefore a pleasant disc for robust palates, but interested in unusual content, even at a musical level.

Nessun commento: