My Happy Family - Di Nana Ekvtimishvili e Simon Groß (2017)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Manana, un'insegnante di scuola con una carriera e un reddito propri, affitta un piccolo appartamento alla periferia della città, decidendo così improvvisamente di lasciare il marito, i figli, la famiglia: le ragioni sono sconosciute. In un mercato locale, per coincidenza, si imbatte in una ex compagna di liceo che la invita a partecipare alla loro 35esima riunione della loro classe di liceo. Nel corso di questa, le viene rivelato un segreto devastante. Suo marito, Soso, ebbe una relazione mentre era sposato con Manana, e da questa relazione ha avuto un figlio, che ora ha 13 anni. Settimane dopo, fingendosi un lettore di contatori per la compagnia del gas, Manana visita questa donna e suo figlio, per vederli entrambi di persona. Mentre vive nel suo appartamento, Manana scopre anche che suo fratello Rezo ha parlato ai suoi nuovi vicini della sua vita, delle sue decisioni e della sua situazione, e mentre suo fratello sembra credere che le sue azioni siano un tentativo di "difendere" sua sorella da strani uomini, Manana vede l'atto come una invasione della sua privacy, e della sua dignità personale.
Buon film della coppia georgiano-tedesca, che potrebbe ricordare proprio le storie di Farhadi. Molto brava la protagonista Ia Shugliashvili nei panni di Manana, che regge tutto il film sulle sue spalle, ma devo ammettere che è stato un piacere "scovare" un film del genere nel catalogo Netflix.
Good movie of the Georgian-German couple, who could remember Farhadi's stories. Very good the protagonist Ia Shugliashvili as Manana, who holds the whole film on her shoulders, but I must admit that it was a pleasure to "find" such a film in the Netflix catalog.
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